Via libera alla sezione distaccata di Matera della Scuola di alta formazione e studio dell'Istituto centrale di restauro, grazie all'approvazione da parte della Giunta regionale della Basilicata dello schema di convenzione tra il ministero dei Beni e delle Attivita' culturali, l'Istituto centrale per il restauro, la regione e la provincia della Basilicata, il comune di Matera e la Fondazione Ze'tema con la quale si dara' piena attuazione al progetto.
''Si tratta – ha spiegato il presidente della regione Vito De Filippo – di una iniziativa finalizzata alla creazione di un'area di eccellenza nell'ambito della ricerca e della innovazione per la conservazione del patrimonio culturale''.
''La regione – ha continuato De Filippo – coerentemente con le sue strategie nell'ambito della nuova programmazione 2007 / 2013 ha voluto fortemente l'insediamento di questa realta' per realizzare in Basilicata l'area meridionale di riferimento per le politiche di ricerca e di insegnamento del restauro del patrimonio culturale facendosi carico di coordinare questa intesa fra enti pubblici e privati e assumendo la responsabilita' di destinare al progetto un adeguato investimento finanziario''.
“L’approvazione della convenzione per l’istituzione della Scuola di Alta formazione per il Restauro a Matera, apre un fronte di notevole interesse per l’artigianato locale”. Lo sostiene Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna.
“Figure di elevata professionalità che oggi rischiano di scomparire definitivamente ritroverebbero, attraverso l’attività di strutture di tale rilievo, una identità di pregio che gli spetta di diritto.
La realtà artigianale lucana e materana in particolare – prosegue Montemurro – legata al restauro dei beni architettonici e monumentali, è stata affidata per lungo tempo alle abili professionalità che oggi potrebbero essere rivalutate e diventare riferimento per le future generazioni alle quali può rivolgersi questa antica professione.
La Scuola di Alta formazione e studio centrale di restauro è, a nostro avviso, un passo propedeutico che indica un percorso ideale per non disperdere un patrimonio professionale che ci appartiene.
Le peculiarità che i Sassi di Matera rappresentano – conclude Montemurro – richiedono professionalità che, attraverso le sinergie con strutture come quella che sta per nascere, siano di supporto alla valorizzazione di un patrimonio inestimabile come quello degli antichi rioni di tufo e rappresentino, al tempo stesso, una fucina professionale altamente qualificata.