Nella giornata di Giovedi 16 Aprile presso il tribunale di Matera sono state avviate le procedure per il voto al piano di concordato presentato dalla Nicoletti Spa.
L’assemblea dei creditori chirografari, nelle tre classi chiamate a votare, si è tenuta alla presenza del G.D. Dott. Antonello Vitale, del Commissario Avv. Francesco Paolo Porcari e dei liquidatori Avv. Angelo Calculli e Margherita Epifania.
Positiva è stata la relazione presentata dal Commissario Giudiziale che, nelle more dell’approvazione del piano, ha anche spiegato che in caso di mancata approvazione del piano la dichiarazione di fallimento dell’azienda non è pronunciata automaticamente dal Tribunale.
Comunque il quorum di voti positivi raggiunti già nella prima giornata di votazione fa ben sperare: la soglia del 51%, necessaria al superamento della fase critica, è un obiettivo oramai vicino e comunque un traguardo possibile oltre che auspicabile.
Il risultato, in termini di convenienza economica, che il concordato darebbe ai creditori è sicuramente migliore e più consistente rispetto a quanto si porterebbe a casa dalla procedura fallimentare.
Avv. Angelo Calculli: “ E’ stata una giornata particolarmente importante per la Nicoletti Spa: oggi l’azienda e soprattutto l’imprenditore Giuseppe Nicoletti hanno potuto avere contezza che tanti anni di sviluppo economico portato al territorio e alle aziende di indotto e filiera vengono riconosciuti dai propri creditori che in maggioranza stanno manifestando il proprio consenso favorevole alla riuscita del concordato preventivo.
Sono queste le occasioni in cui si fa la conta e si verifica se il benessere economico generato in 40 anni di attività è reso, in qualche modo, nel momento in cui se ne ha bisogno.
Per questa ragione è inspiegabile l’atteggiamento negativo, assolutamente immotivato dal punto di vista della convenienza economica, assunto da chi ha votato negativamente. Ancor di più lo è quando la bandiera del dissenso la erige la banca locale verso una azienda locale con cui ha condiviso anni di profitto e marginalità.
Per non parlare poi delle aziende che, con piccoli crediti, assurgono a crociati del “no” dimenticando spesso che intanto esse stesse esistono perché è esistita la Nicoletti Spa e il maestro Giuseppe Nicoletti. I personalismi, tipici della piccola provincia e del nostro territorio, sono anche la causa dell’elevata litigiosità che riempie i Tribunali locali per questioni che quasi mai hanno una effettiva fondatezza o convenienza economica ma sono solo permeati da dissapori d’animo.
Comunque è diritto di ognuno dissentire e grazie al cielo viviamo in un paese in cui liberamente possiamo decidere del nostro legittimo agire: a volte basterebbe solo un po’ di “bon ton”.
Piuttosto che sbandierare palesemente e immediatamente il proprio dissenso, specie quando si è importanti e quando si potrebbe influenzare negativamente la platea, lo si sarebbe potuto fare alla scadenza e con un mero invio della propria dichiarazione di voto agli uffici preposti.
Non dimenticando, tra l’altro, che vi è consistente contenzioso tra le parti pendente ed in attesa di giudizio, così come in aula hanno pubblicamente riferito gli Avvocati Liantonio e Maggio dello Studio Tucci di Bari.”
Ad ogni buon conto ci auguriamo di ricevere solidarietà, in termini di voti favorevoli, nei prossimi giorni; il tutto lascia ben sperare anche dopo la bella notizia del voto favorevole espresso dalla Unicredit.
Apr 17