“Come presidente dell’API mi sento in dovere di esprimere piena solidarietà ai lavoratori e all’azienda Nicoletti per questo difficile momento che stanno attraversando”. Con queste parole Nunzio Olivieri interviene nella delicata vertenza Nicoletti, su cui pende la spada di Damocle del fallimento a seguito del parere negativo espresso dalle banche alla proposta di concordato preventivo.
La richiesta di un tavolo ministeriale, proveniente sia dalla liquidatela che dal Comitato di Distretto, unitamente al progetto del campo fieristico ideato dal presidente Di Maggio, costituiscono una strada da percorre senza indugi.
Secondo Olivieri sia la Regione che il Ministero delle Attività Produttive possono dare un contributo fondamentale per indurre i creditori ad approvare il piano di concordato preventivo e il tribunale a scongiurare il fallimento, che avrebbe effetti devastanti non solo sull’azienda Nicoletti ma anche su decine di piccole imprese e sull’intero indotto.
La proposta di Tito Di Maggio, naturalmente, non può prescindere dall’apporto dei privati, che devono investire risorse proprie nella nuova iniziativa fieristica ma, considerato che a Matera si parla da anni del campo fiere, il presidente dell’API è convinto che diverse imprese locali siano già pronte a partecipare attivamente.
Inoltre, la presenza nella struttura anche di altri soggetti, come il Consorzio Industriale, il Distretto e la scuola di design, darebbe al cespite una funzione tale da consentire a tutti i soggetti di svolgere un ruolo da protagonista e permetterebbe la vendita a prezzi di mercato.