Petrolio: tavolo tecnico Governo-Regione per un “piano Basilicata”
Il riconoscimento da parte del Governo del ruolo di servizio che la Basilicata ha nei confronti dell’intero Paese in campo energetico è il primo risultato che l’impegno congiunto e convergente che tutti i rappresentanti istituzionali lucani hanno messo in campo, ciascuno nelle proprie competenze e nelle diverse posizioni politiche. Un lavoro, che ha visto in prima persona impegnati il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e il sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione sen. Guido Viceconte e che, nella giornata di martedì 25 gennaio a compimento di una prima fase di lavoro condotto con la massima discrezione, ha avuto la prima attestazione non solo attraverso le parole del sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, che riconosce il ruolo “servente” della Basilicata per il Paese e annuncia l’impegno del Governo a concordare un piano straordinario per occupazione e infrastrutture in regione, ma anche, sotto un profilo più strettamente operativo, con la decisione di insediare un tavolo tecnico che abbia il compito di definire una prima bozza di intesa e un quadro di possibili interventi da sottoporre alla successiva approvazione del tavolo istituzionale. Già nei prossimi giorni, con l’indicazione da parte di Governo e Regione dei propri rappresentanti al tavolo tecnico, il lavoro entrerà nel vivo.
L’intesa Istituzionale diventerà così il passaggio principe di un processo che dovrà poi coinvolgere le compagnie petrolifere interessate da attività estrattive in Basilicata. Accanto all’opera della Regione, oltre al ruolo del Governo, essenziale sotto il profilo programmatorio, progettuale e finanziario, anche questi grandi players mondiali dell’energia saranno chiamati a contribuire a questa fase di impegno straordinario per la Basilicata. L’ipotesi sul tavolo è quella di una Basilicata che vada a configurarsi non solo come luogo di giacimenti estrattivi ma come polo dell’eccellenza energetica, con la localizzazione in regione di aziende all’avanguardia nel settore e di centri di formazione di livello mondiale.
La volontà di un coinvolgimento attivo del Governo che precedesse l’avvio del confronto con le compagnie era stata manifestata da subito dalla Regione Basilicata e resa nota anche all’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni quando, lo scorso 6 ottobre, si incontrò col presidente della Regione De Filippo per discutere proprio di possibili nuove intese. “Siamo convinti – ha spiegato il presidente De Filippo – che i processi di sviluppo e tutela del territorio debbano essere governati dalle istituzioni e poi affidati ai soggetti economici che, per quanto grandi e importanti, sono assoggettati a un quadro di regole e di indicazioni strategiche. In questa attività – ha proseguito il presidente – non abbiamo mai messo in dubbio l’interesse e l’impegno del Governo a lavorare per mettere in campo iniziative comune in favore dei lucani, e questo nella consapevolezza che sebbene tra gli uomini possano esserci posizioni politiche differenti, le istituzioni che rappresentiamo hanno doveri nei confronti dei cittadini che tutti quanti siamo pronti, per propria parte ad assolvere. E riconoscere il contributo della Basilicata e dei lucani al settore energetico nazionale è uno di quei doveri che ha trovato voce autorevole, oltre che nella Regione Basilicata, nell’esponente lucano al Governo, sen. Viceconte”.
“Il Governo – ha evidenziato il sottosegretario Guido Viceconte – conferma la sua attenzione per il Sud e lo fa con uno straordinario impegno per una Regione con una guida non politicamente affine, a dimostrazione della imparzialità, serenità e serietà del proprio impegno. E per far crescere l’attenzione su questo tema abbiamo dato vita ad un lavoro congiunto tra livelli istituzionali e posizioni politiche nell’esclusivo interesse dei lucani. Ora siamo pronti offrire il nostro contributo alla Regione Basilicata per pianificare iniziative di sviluppo e di tutela ambientale il presidente De Filippo non sarà lasciato solo anche nell’opera di negoziazione con le compagnie per ottenere le giuste contropartite e le necessarie garanzie all’attività estrattiva”.
I due grandi giacimenti petroliferi della Basilicata ubicati rispettivamente in Val d’Agri e nell’alta Valle del Sauro (Tempa rossa entrerà in produzione dal 2015) rappresentano la gran parte delle estrazioni petrolifere nazionali, offrendo un importante contributo alla bilancia nazionale dei pagamenti. In particolare il giacimento della Val d’Agri è il più grande giacimento petrolifero dell’Europa continentale, e garantisce all’Italia oltre l’80% della produzione nazionale di greggio coprendo circa il 6% del fabbisogno nazionale. L’entrata in esercizio di Tempa Rossa, nel 2015, dovrebbe portare un incremento del 40% della produzione petrolifera nazionale con un’ulteriore riduzione della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico. Ma questo patrimonio di per se già rilevante, potrebbe essere ulteriormente incrementato con ulteriori importanti potenzialità di sviluppo del bacino della Val d’Agri.