SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
Ente proponente il progetto: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (ONLUS) – Sezione Provinciale di Matera, Via T. Tasso, 5 – Matera
Titolo del progetto: “CAMMINANDO INSIEME VERSO L’INTEGRAZIONE SOCIALE E IL SOSTEGNO ALLE PERSONE CON DISABILITA’VISIVA – 2010”
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica
Assistenza disabili – A06
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (ONLUS) è un ente morale preposto all’assistenza e alla tutela degli interessi materiali e morali dei non vedenti, ed è tesa ad affermare il valore della solidarietà e opera senza fini di lucro.
E’ un ente che si propone come scopo fondamentale l’abbattimento delle difficoltà che ostacolano la piena integrazione sociale dei minorati della vista attraverso interventi personalizzati a supporto del singolo, delle istituzioni pubbliche e di quei servizi che offrono al non vedente la possibilità di un’esistenza serena.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (ONLUS) – Sezione Provinciale di Matera conta n° 188 soci iscritti verso i quali intende mobilitare i Volontari del Servizio Civile come risorsa per guidare, consigliare, affiancare, supportare nelle varie attività della vita quotidiana.
Il settore d’intervento è l’assistenza e l’area d’intervento dell’iniziativa progettuale è inquadrabile nell’ambito delle attività e dei servizi da attuare in favore dell’universo della disabilità e nello specifico della disabilità visiva: (servizi alla persona disabile della vista di cui agli art. 2, 3, 4, 5 e 6 della. L. 138/2001).
L’universo della disabilità visiva (come dagli artt. 2, 3, 4, 5 e 6 della. L. 138/2001: classificazione di natura tecnico-scientifica che definisce le varie forme di minorazioni visive meritevoli di riconoscimento giuridico) è composto da:
– ciechi totali: soggetti con totale mancanza della vista in entrambi gli occhi o con la sola percezione dell’ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, o con un residuo perimetrico binoculare inferiore al 3%;
– ciechi parziali: soggetti con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione o con un residuo perimetrico binoculare inferiore al 10%;
– ipovedenti gravi: soggetti con residuo visivo non superiore a un decimo in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione o con un residuo perimetrico binoculare inferiore al 30%.
Pluriminorazione: soggetti che alla disabilità visiva aggiungono ulteriori difficoltà nell’ambito motorio (M), cognitivo (C) o di entrambi (E) che compromettono l’area dell’autonomia personale.
In questa sede l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (sez. prov.le di MT) che istituzionalmente cura gli interessi morali e materiali dei disabili della vista, si propone nella veste di interprete dei bisogni e delle aspirazioni dei non vedenti e ipovedenti della provincia di Matera.
Tali doveri discendono dal D.C.P.S. del 1947 che affida all’Unione Italiana dei Ciechi l’assistenza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti italiani.
Nel quadro del citato contesto normativo, la sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi di Matera, promuove l’attuazione di ogni iniziativa in favore dei ciechi e degli ipovedenti, in particolare:
• favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi, la loro equiparazione sociale e l’integrazione in ogni ambito della vita civile;
• collabora con il SSN e con le sue articolazioni territoriali nella promozione di iniziative per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale dei ciechi;
• collabora con le Università, gli Istituti di ricerca, l’Amministrazione scolastica ed i suoi organi collegiali, nonché con le istituzioni e organizzazioni culturali e con le strutture di formazione professionale per la promozione dell’istruzione dei ciechi, l’elevazione del loro livello culturale e professionale;
• promuove la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi favorendone il collocamento lavorativo, nonché la realizzazione professionale in forme individuali e cooperative;
• promuove ed attua la riabilitazione ed il recupero dei ciechi in ogni aspetto della vita sociale;
• collabora con le pubbliche amministrazioni ed i servizi sociali nazionali, regionali e locali per l’attuazione di iniziative assistenziali rispondenti alle necessità dei ciechi, con particolare attenzione ai ciechi pluriminorati, ai ciechi anziani, ai non vedenti in condizione di emarginazione sociale;
• stimola la ricerca scientifica nel campo tiflologico e tiflotecnico collaborando con organismi scientifici e con l’industria;
• studia i problemi relativi alle minorazioni visive promuovendo l’organizzazione di ogni forma di intervento in favore dei non vedenti da parte delle strutture sociali;
• promuove ed attua l’integrazione dei non vedenti nella vita culturale, sportiva, ricreativa ed in generale ogni iniziativa atta a favorire l’impiego del tempo libero;
• attua iniziative di solidarietà tra soci anche mediante la cooperazione;
• promuove specifiche forme di collocamento al lavoro e di integrazione scolastica dei minorati della vista fino a tre decimi.
La sezione di MATERA svolge un apprezzabile ruolo nella promozione, realizzazione e coordinamento di un’ampia gamma d’iniziative e servizi che oggi offrono qualificate risposte ai molteplici bisogni dei ciechi nell’istruzione, nella formazione professionale, nel lavoro, così come nell’accesso all’informazione, all’ambiente e alla fruizione del tempo libero.
Per dare testimonianza dell’importanza dei servizi erogati dalla presente sezione e dai volontari, risulta necessario fornire un quadro generale della realtà territoriale di riferimento.
Il contesto di riferimento è la provincia di Matera composto da 31 Comuni, che si caratterizza soprattutto per la presenza di un elevato numero di disabili della vista, che per la loro condizione di disagio psico-fisico e di difficoltà di inserimento nel tessuto sociale, necessita di un’adeguata e attenta azione d’intervento.
Dall’analisi del contesto territoriale di riferimento si evince che la provincia di MT è interessata dalla presenza di circa n 260 disabili della vista su una popolazione totale di n 204.239 abitanti.
Le fonti dei nostri dati di riferimento sono:
INPS di Matera
ASL di Matera
Prefettura di Matera
Assessorato provinciale alle Politiche Sociali di Matera
MIUR – CSA di Matera
Indagine interna
Database interno
Tali dati si scontrano con una quasi totale assenza nel territorio di servizi assistenziali specificamente definiti per tale tipologia di disabilità e le diversificate esigenze, a fronte di una considerevole densità di barriere architettoniche che limitano fortemente l’autonomia e la libertà di movimento dei minorati della vista: come testimonia l’assenza di semafori sonori, o la mancanza sui mezzi pubblici di un sistema audio che indichi al non vedente il numero dell’autobus, il suo tragitto e le fermate.
Per questo, l’Unione Italiana dei Cechi e degli Ipovedenti rappresenta per i destinatari dell’intervento la sola, unica e quindi indispensabile risorsa sul territorio per l’assistenza dei disabili visivi, prescindendo dall’accompagnamento personale (art.40 L.289/02) e unicamente diretta ai soggetti di cui agli articoli 2 e 3 della L. 138/2001 (titolari di indennità) con particolari esigenze. Questo tipo di servizio, in provincia, viene promosso prevalentemente se non esclusivamente dalla nostra sezione.
Essere disabile visivo nel nostro territorio senza poter usufruire dei benefici di cui all’art. 40 L.289/02, significa dipendere totalmente dagli orari e dalla disponibilità della rete parentale ed amicale; quando questa risultasse carente, l’emarginazione sociale risulta ben più che un rischio.
Questa situazione trova quotidiana conferma nelle continue ed incessanti richieste di servizi, da parte dei non vedenti associati e non, che concorrono significativamente a determinare il contesto specifico della domanda.
La tabella 1, che segue, riporta i dati della popolazione dei soggetti con disabilità visiva e pluriminorati presenti nella Provincia di Matera distinguendoli per sesso e per età.
Tab. 1 Popolazione dei soggetti con disabilità visiva e pluriminorati presenti nella Provincia di Matera
Dai dati della tabella 1 emerge che, dalla intera popolazione con disabilità visiva, il 47 % sono ciechi parziali, il 31,6 % ciechi totali, e il 21,4 % ipovedenti gravi. Solo il 3,1 % è pluriminorato.
Per quanto riguarda l’età, i dati mostrano una leggera e non significativa prevalenza della popolazione maschile (50,6 %) su quella femminile (49,5 %) e seppur quantitativamente concentrati per un numero importante sul territorio di Matera, in riferimento al numero di abitanti per singolo comune, risultano distribuirsi piuttosto uniformemente.
La popolazione considerata è rappresentata da una percentuale maggiore, 55 %, da persone oltre i 65 anni di età e ciò significa che questi richiedono più assistenza sanitaria e maggiore coinvolgimento in iniziative a livello sociale e umanitario.
Di conseguenza i volontari saranno utilizzati in maggior misura per un servizio di assistenza domiciliare personale e un servizio di accompagnamento per il disbrigo di pratiche di ogni livello e per cure presso le A.S.L.
I destinatari diretti del progetto, saranno i soggetti con handicap visivo iscritti all’Unione Italiana Ciechi di Matera come si evince dalla Tab. 2.
Tab. 2 Destinatari diretti del progetto con disabilità visiva e pluriminorati iscritti all’Unione Italiana Ciechi di Matera
Naturalmente il progetto avrà effetto anche su altri soggetti che costituiscono i beneficiari favoriti indirettamente dall’impatto del progetto sulla realtà territoriale e dell’area di intervento che, nel nostro caso, sono le famiglie degli iscritti e i Comuni di appartenenza dei soggetti e gli istituti scolastici.