La conclusione dell’iter della legge regionale sul riordino degli enti, tra cui anche i Consorzi di bonifica, la realizzazione delle opere incompiute e mai completate da finanziare con i fondi Fas e dell’Unione europea e trovare una soluzione nell’immediato per bloccare e rideterminare il costo dell’acqua definito nell’accordo di programma Puglia – Basilicata – Ministero infrastrutture: sono queste le tre proposte concrete che la Coldiretti Basilicata, d’intesa con il presidente dell’Associazione nazionale bonifiche, irrigazione e miglioramenti fondiari, Massimo Gargano, hanno chiesto ufficialmente al governatore lucano, Vito De Filippo per risolvere l’annosa questione sul costo dell’acqua per gli agricoltori. Questa mattina dibattito serrato sulla risorsa acqua durante il convegno “Acqua: fonte di vita o di…crisi per l’agricoltura?” promosso da Coldiretti Basilicata in sintonia con Coldiretti Puglia nella mediateca provinciale di Matera.
Due le proposte avanzate anche da parte del Pdl Basilicata e portate al tavolo dall’onorevole Vincenzo Taddei componente della Commissione agricoltura alla Camera dei Deputati. “Bisogna trovare soluzioni affinché il costo della tariffa irrigua non ricada sulle imprese agricole. Chiediamo che le risorse rivenienti dall’accordo firmato tra Puglia e Basilicata vengano destinate non alle infrastrutture, ma all’abbattimento delle tariffe idriche per i lucani ad iniziare da quelle irrigue. Seconda proposta è lo scioglimento di Acqua spa che è un doppione dell’EIPLI”.
“La Regione Basilicata – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti – avanza 63 ml di euro dalla Puglia e contiamo di recuperali. Il presidente della regione, De Filippo, ha avviato le consultazioni per recuperare queste somme inevase. Con il tavolo verde stiamo ragionando intorno a un sistema di azioni coordinate da attivare in questa situazione di emergenza. Altro impegno è quello di concludere la revisione degli enti regionali, renderli efficienti e al servizio di una nuova agricoltura”.