“Il comparto agroalimentare deve dotarsi di strumenti e metodi idonei ed efficaci, per portare a valore le potenzialità di un settore dalle prospettive di crescita molto interessanti. Abbiamo il dovere di investire energie e risorse perché si possa intervenire sui punti deboli della catena produttiva e distributiva, al fine di ottimizzare i processi ed accrescere sempre più la “catena del valore” dell’economia agroindustriale del Mezzogiorno”.
E’ quanto ha dichiarato Mario BISCEGLIA (Monticchio Gaudianello Spa), eletto alla Presidenza della Sezione Industrie Alimentari di CONFINDUSTRIA Basilicata. Il Vice Presidente è Pietro DI LEO (Di Leo Pietro Spa). Questa la composizione del Consiglio Direttivo: Pasquale VENA (Amaro Lucano Spa), Antonio CATALANI (Agroalimentare Sud Spa), Costantino DI CARLO (Di Carlo Spa), Giuseppe MASTURZO (Fratelli Masturzo Srl), Margherita PACE (Fratelli Pace snc), Nunzio PASCIUCCO (Sapori Lucani), Filippo TANDOI (Tandoi Filippo e Adalberto F.lli Spa).
“Se diamo uno sguardo ai numeri del nostro comparto – ha detto il Presidente BISCEGLIA – è evidente che l’industria della trasformazione alimentare della Basilicata non rappresenta neanche il 10% del peso industriale complessivo della Basilicata, registrando così la quota più bassa tra tutte le otto regioni del Mezzogiorno, dove si produce il 40% del fabbisogno di prodotti agricoli del Paese, ma dove ne viene trasformato solo il 25 %. In sintesi: esportiamo prodotti agricoli e non prodotti alimentari. Anche in Basilicata, come avviene in tutte le regioni meridionali con differente intensità, è consistente il fenomeno delle frammentazione dell’industria della trasformazione alimentare. E ciò rappresenta un problema cui porre i necessari rimedi”.
Secondo il neoeletto Presidente della Sezione Agroalimentare “per sopperire ai disagi causati dalla estrema polverizzazione delle attività agroindustriali e dalla relativa difficoltà nel gestire l’organizzazione delle stesse, sarà molto importante sviluppare una nuova cultura della “associazione”, intesa come capacità di interagire, di fare massa critica, di trovare le necessarie sinergie, senza rinunciare, peraltro, alle specificità delle singole attività, che non sono in grado di imporsi singolarmente su un mercato che si muove su scala internazionale e che offre, tuttavia, interessanti prospettive di crescita”.
“In questa ottica – ha aggiunto il Vice Presidente Pietro DI LEO – sarà fondamentale il sostegno di Enti Locali ed Istituzioni nel supportare le imprese del settore agroalimentare, fornendo una accurata consulenza da un punto di visto amministrativo, valorizzando adeguatamente le opportunità a disposizione di questo comparto. In questa direzione svilupperemo il lavoro della Sezione Agroalimentari, con il sussidio e l’autorevolezza dei componenti del Consiglio Direttivo, contribuendo, in una costante chiave costruttiva, a sostenere nelle sedi opportune le istanze delle nostre aziende”.
Nov 22