Trovata una soluzione per lo smaltimento dei liquami da parte delle imprese locali: il Consorzio Industriale accoglie la richiesta del Prefetto e dell’API per il depuratore della Martella
E’ durato poco più di due mesi il disagio patito dalle imprese locali che svolgevano il servizio di conferimento di liquami a mezzo di autobotti nell’impianto di depurazione di contrada Pantano, sottoposto a sequestro giudiziario.
Grazie all’interessamento del Prefetto, della Provincia e dell’API il Consorzio per lo Sviluppo Industriale ha accolto la richiesta di accettare i reflui presso il proprio impianto dell’area industriale de La Martella.
Si chiude così una vicenda paradossale che, a causa di alcune irregolarità nell’impianto di contrada Pantano, non potendosi bloccare i conferimenti dei rifiuti liquidi della città, aveva penalizzato unicamente le imprese abilitate a vuotare le fosse asettiche (Imhoff) delle abitazioni e delle aziende non servite da rete fognaria.
Si tratta, in effetti, di volumi assolutamente insignificanti per l’impianto di depurazione, ma comunque sufficienti, se non correttamente smaltiti, a creare problemi igienico-sanitari al territorio. Oltre al danno economico arrecato agli smaltitori locali.
L’API, comunque, auspica che i problemi del sito di Pantano siano rapidamente superati e l’impianto dissequestrato, al fine di consentire il ripristino del conferimento a mezzo di autobotti e, quindi, la ripresa dell’attività imprenditoriale ai costi più contenuti praticati da Acquedotto Lucano.
Intanto, un ringraziamento va al Consorzio per lo Sviluppo Industriale per la sensibilità dimostrata e per essersi fatto carico di un problema altrimenti difficilmente risolvibile.
Il servizio offerto, inoltre, va ad aggiungersi all’attivazione del depuratore per le imprese dell’agglomerato industriale di Jesce che, unitamente alla realizzazione della rete fognaria, offre alle aziende dell’area la possibilità di smaltimento a costi contenuti.