Una ragazza rumena rapita e costretta a prostituirsi in Portogallo. E’ l’incubo vissuto per qualche giorno da una povera fanciulla analfabeta residente da tre anni con la sua famiglia a Pisticci. Il suo soggiorno in Romania doveva durare una settimana ma evidentemente chi doveva riaccompagnarla nel nostro Paese ha pensato di sfruttarla trasferendola in auto a Loulè, centro di 59mila abitanti situato nella regione Algarve, nella parte sud del Portogallo. Va precisato che accettare un passaggio da sconosciuti per i rumeni è una consuetudine e così per i malviventi, due uomini e una donna, tutti rumeni, è stato più facile adescare la ragazza. Per fortuna una chiamata effettuata intorno alle due di notte tra sabato e domenica da un cellulare di uno dei tre malviventi ha permesso ai Carabinieri di avviare le indagini per individuare e riportare a Pisticci la fanciulla. Al telefono una voce in sottofondo consigliava alla ragazza di tranquillizare i suoi genitori, dichiarando che lei si trovava bene e che avrebbe guadagnato cento euro al giorno. Naturlamente la sua famiglia ha raggiunto il comando dei Carabinieri e grazie al sapiente lavoro investigativo portato avanti dal maresciallo Giampiero Ricciardi la vicenda si è conclusa a lieto fine. Con l’ausilio di google maps e grazie all’intervento della Guardia nazionale repubblicana del Portogallo (che tra l’altro è gemellata con i carabinieri italiani) la ragazza è stata individuata nel luogo indicato nel corso della seconda telefonata avvenuta proprio al Comando dei Carabinieri. Ovviamente per non insospettire i malviventi nessuno era al corrente che la telefonata proveniva dal comando dei Carabinieri di Pisticci. Grazie all’indizio fornito dalla ragazza i colleghi portoghesi sono riusciti ad individuare la ragazza, che puntualmente veniva accompagnata da uno dei tre malviventi a prostituirsi, presumibilmente in strada. La ragazza è stata accompagnata presso il commissariato di Loulè e nel giro di un paio d’ore il caso è stato risolto. Adesso sulla vicenda indaga la procura della Repubblica di Roma. Ad illustrare i particolari di questa operazione in conferenza stampa è stato il maresciallo dei Carabinieri in servizio presso il comando di Pisticci Giampiero Ricciardi, affiancato dal tenente Annalisa Pomidoro. Durante l’incontro con i giornalisti il maresciallo Ricciardi ha sottolineato che la comunità rumena residente sul nostro territorio è perfettamente integrata e disposta a svolgere mestieri come quello del pastore e dell’operaio agricolo, figure che difficilmente si riescono a reperire sul mercato del lavoro. Se saranno confermate le accuse nei loro confronti i malviventi dovranno rispondere di sequestro di persona a scopo di riduzione in schiavitù.
Michele Capolupo