Si terrà sabato 23 ottobre alle ore 10,30 presso la sala consiliare della Provincia di Matera il convegno “Banca del tempo ed enti locali: forme di collaborazione per un welfare leggero”.
Il convegno è organizzato dall’Associazione nazionale AIDE (Associazione Indipendente Donne Europee).
Nell’occasione sarà presentata e distribuita la sintesi della tesi pubblicata da un giovane laureato di Venezia, Davide Zugno, sulle banche del tempo in Italia. Appare desolante la situazione delle Banche del Tempo del Sud.
La Banca del Tempo è il luogo dove l’unica unità di misura è il tempo. E’ un sistema basato sul tempo in cui le persone scambiano attività, servizi , saperi, aiutandosi nelle necessità quotidiane intessendo relazioni e recuperando rapporti di buon vicinato.
La Presidente Nazionale AIDE, la materana Anna Selvaggi dichiara: “Chiunque è in grado di offrire qualcosa di utile”. E’ il reciproco riconoscimento tra i soci della banca del tempo. Lo scambio di competenze diviene anche scambio di storie personali. Le banche del Tempo possono essere quel laboratorio di idee, di elaborazione, di riflessione per un modello alternativo di società e pertanto l’Associazione ha promosso il Coordinamento Regionale Banche del Tempo utilizzando la rete delle Sedi di AIDE, presenti in tutte le regioni del Sud. A Matera la Banca del Tempo è già attiva e lo scambio di saperi è già in atto.
Come sostiene Zugno nella sua tesi che i cinque giganti che tengono schiava l’umanità sono “il bisogno, la malattia, l’ignoranza, la miseria e l’ozio, gli Enti Locali quale istituzioni al servizio dei cittadini, possono fare molto per liberare gli uomini da queste catene”. “Il Sud del Paese – conclude Anna Selvaggi – bisogna a malincuore evidenziarlo, resta un territorio che, a causa del disinteresse diffuso da parte degli amministratori, risulta essere quasi ignaro del fenomeno delle Banche del Tempo e del possibile rapporto di queste con gli enti locali. Eppure le Banche del Tempo sono previste per legge. Il Convegno di sabato, si augura AIDE, potrà servire a diffondere ancora di più la cultura della reciprocità, nell’interesse di tutti.