Cosimo Muscaridola, componente del Distretto Matera Montescaglioso: L’intervento del Presidente di Confindustria Bari, pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno è la chiara rappresentazione di quanto poco attenta alla filiera e all’indotto sia la politica della sua organizzazione di categoria.
Il mondo delle piccole e medie imprese del settore meritano pubbliche scuse per le dannose affermazioni apparse sulla stampa di ieri che non fanno altro che contribuire ad un aggravarsi della crisi.
Non dimentichi, il Presidente Laterza, che la stretta creditizia è anche figlia di informazioni mediatiche che screditano il nostro settore: le banche sono attente a ciò che si scrive sui giornali e la falsità di una affermazione come quella di ritenere morto il settore del mobile imbottito non può solo che danneggiarci ulteriormente.
Bene ha fatto il Presidente Natuzzi a chiedere chiarimenti sulla vicenda che nei giorni scorsi sembrava coinvolgerlo. Laterza avrebbe fatto meglio a chiedere scusa e basta piuttosto che giustificarsi dicendo che non intendeva rivolgersi alla Natuzzi ma, piuttosto, alle Pmi. Siamo tutti d’accordo sul fatto che la Natuzzi è una azienda leader mondiale che ancora consente alla filiera e all’indotto di poter andare avanti: questa azienda, merita altro tipo di risposte e riscontri più concreti.
Al pari anche noi piccole e medie imprese di fliliera e dell’indotto meritiamo le stesse cose: non certo annunci mortuari. Mi auguro che i colleghi di Confapi Puglia e Basilicata chiedano urgenti chiarimenti e spiegazioni al Presidente di Confindustria Bari ma anche alla rappresentanza materana presente all’incontro.
Le piccole e medie aziende aspettano pubbliche e dovute scuse.
Cosimo Muscaridola
GIOVEDI’ 16 APRILE ARTICOLO PUBBLICATO SUL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Natuzzi incontra Laterza per
il rilancio del settore dei salotti
l presidente degli industriali aveva espresso
poca fiducia sulla possibile ripresa del comparto
BARI — Questa volta la montagna è andata da Maometto. Un tempo non ci andava nemmeno se invitata, ieri si è presentata di sua spontanea volontà. Pasquale Natuzzi ha chiesto un incontro ad Alessandro Laterza per coinvolgere la Confindustria di Bari nel tentativo di risollevare il distretto del Salotto. E ieri – alla presenza del presidente del distretto pugliese del Legno-Arredo Antonietta Maiellaro e del distretto del salotto lucano Tito Di Maggio l’incontro c’è stato. Nei giorni scorsi Laterza era stato drastico: «Non riesco a intravedere una ricetta per superare la crisi del Salotto che non è nata oggi ma già da diversi anni. Abbiamo provato più volte a sollecitare le aziende, soprattutto le medio piccole, a una riconversione ma non abbiamo riscontrato la volontà delle imprese in questa direzione. E adesso Confindustria può fare poco». Natuzzi, ieri, ha cercato di convincerlo del contrario, e forse c’è riuscito: «È un delitto – ha spiegato il patron della multinazionale del divano nel corso dell’incontro nella sede barese di Confindustria – non credere in un distretto che non solo deve salvarsi ma prosperare». «Il sostegno della Confindustria al distretto del Salotto c’è sempre stato, anche la Marcegaglia ne ha parlato con il Governo. I miei dubbi – ha spiegato Laterza riguardavano soprattutto le piccole imprese del settore. Ma se l’azienda leader mi dice che intravede una possibilità di ripresa, devo avere fiducia.
Nonostante mille difficoltà di scenario, Natuzzi confida in un rilancio a condizione che i costi si abbassino. Noi saremo con lui». Il punto cruciale è rappresentato proprio dai costi. Produrre il made in Italy – una priorità alla quale Natuzzi non vuole derogare – è diventato troppo costoso. Da qui la richiesta del gruppo di Santeramo al Governo di una sospensione degli oneri sociali per tre anni, giudicata però improponibile – prima ancora che da Palazzo Chigi – dall’assessore alla Formazione della Regione Puglia, Marco Barbieri: «Nessun Governo potrebbe mai consentirlo, non solo per i costi ma anche per la prevedibile opposizione dell’Unione europea», ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore. «Ormai l’abbiamo capito – ha commentato ieri Natuzzi che su questo fronte sarà difficile ottenere risultati. Ma gli aiuti possono arrivare per tante strade: nel nostro piano industriale 2009-2011 sono previsti numerosi progetti che ci permetteranno di superare la crisi raggiungendo un miliardo di euro di fatturato, con utile operativo sulle vendite del 15%, un nuovo stabilimento da costruire negli Stati Uniti e una regionalizzazione della produzione che unisca al meglio la fase della creazione a quella della distribuzione. Insomma, c’è tanto da finanziare: dobbiamo metterci a tavolino per capire quali investimenti potranno essere finanziati dall’Unione europea, quali dal Governo e quali altri dalla Regione. E lo faremo con Confindustria, con il distretto e con i sindacati».
Michelangelo Borrillo
La verità è che oltre a puntare sulla ripresa del distretto del salotto occorre focalizzarsi sulle VERE VOCAZIONI DEL TERRITORIO DI MATERA E PROVINCIA che consistono nel turismo. Da solo può fungere da SETTORE TRAINANTE per l’economia e ad avere delle ricadute a lungo termine. Se questi si fossilizzano solo sull’industria non si andrà da nessuna parte. Bisogna prendere coscienza delle caratteristiche UNICHE del nostro paesaggio e della ricchezza inestimabile del nostro patrimonio storico-artistico ed investire seriamente. Solo così si campiranno politiche giuste e lungimiranti.