Nel corso dell’iniziativa, a cura dell’Ufficio del Garante regionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e dell’Associazione di volontariato “Solidarietà” si è discusso delle problematiche legate alle adozioni ed alla cooperazione internazionale.
“Obiettivo fondamentale – ha detto Giuliano – è quello di rilanciare il sistema delle adozioni perché stiamo vivendo una distonia rappresentata dal fatto che aumentano i fanciulli abbandonati e diminuiscono le adozioni. Sono quattro milioni i bambini che vivono negli orfanatrofi e tante richieste restano inevase per difficoltà burocratiche internazionali. Una delle difficoltà, come segnalato dal rappresentante del GVS, è data dall’assenza di un rappresentante dell’Ambasciata italiana in Burundi. In occasione della Festa della Famiglia tenutasi sabato e domenica 24 e 25 giugno e organizzata dal GVS, associazione che cura le adozioni internazionali, è emersa con forza – ha sottolineato Giuliano – la necessità di promuovere l’attenzione sulle adozioni perché vi è assoluto bisogno da parte dei bambini e ragazzi che aspettano una famiglia e, nel contempo, dei genitori che sono in attesa di avere la possibilità di adottarli”.
“I dati sulle adozioni – ha precisato il Garante – sono raccapriccianti e parlano da soli: negli ultimi quindici anni si è scesi da 4160 adozioni relative al 2010 al disotto di 1000 nel 2019 per scendere ulteriormente nel 2021 a 532 e nel 2022 a sole 535 adozioni. La sensibilità solidale va sempre più scemando e noi non possiamo stare fermi. E’evidente – ha proseguito Giuliano – che bisogna ripensare seriamente alla soluzione del problema, partendo dall’affrontare l’ostacolo costituito dalle lungaggini burocratiche per giungere al sistema degli aiuti a favore delle famiglie adottanti. Occorre, prima di tutto, potenziare la cultura dell’accoglienza, privandola di ogni pregiudizio di sorta. L’incontro con le delegazioni di Congo e Burundi – ha spiegato Giuliano – vuole proprio rappresentare alle istituzioni di quelle Nazioni il modo in cui vengono accolti i loro figli, cercando di mantenere quanto più è possibile le loro radici ed inserendoli, al tempo stesso e a pieno titolo, nel tessuto formativo relazionale del sistema Italia. D’altronde – ha continuato – se c’è un primato di cui la regione Basilicata può andare fiera è l’alto grado di solidarietà insito tra le famiglie lucane”.
Le delegazioni di Congo e Burundi hanno esplicitato “la necessità di avere la garanzia sull’accoglienza dei minori e che gli stessi possano mantenere le loro radici. Avere, dunque, assicurazioni sia dal punto di vista giuridico che culturale. Pieno sostegno per implementare le adozioni internazionali”.
Il presidente del Consiglio regionale Cicala ha affermato che “l’Associazione che cura le adozioni internazionali sta svolgendo un ottimo lavoro, non facendo mancare ai bambini ed ai ragazzi adottati tutto il sostegno per il loro inserimento, sia nelle famiglie che nelle scuole”.Cicala ha poi ricordato che “la Regione Basilicata si è dotata di una legge regionale, la n. 13 del 2015, riguardante l’istituzione del servizio regionale per garantire il Sostegno alle Adozioni e agli Affidamenti Familiari (SAAF) e, nel 2018, di nuove linee di indirizzo regionale per l’affidamento familiare”. Nell’assicurare l’impegno della Regione a far sì che in Basilicata la cultura delle adozioni diventi sempre più forte, il presidente Cicala ha sottolineato “l’esigenza di individuare forme strutturali di condivisione, supporto e collaborazione tra i diversi attori. Dobbiamo lavorare affinché ogni bambino adottato sia accolto nel migliore dei modi e considerato atutti gli effetti un bambino italiano”.
Presenti oltre ai rappresentati delle delegazioni di Congo e Burundi, la presidente del Tribunale dei Minorenni di Potenza, Valeria Montaruli, e il presidente del GVS, don Franco Corbo.