Sotto una fitta pioggia, stamane il Vice Presidente del Consiglio Regionale Romeo Sarra ed il Consigliere Comunale Adriano Pedicini, hanno inteso contribuire, con la loro presenza, alla manifestazione organizzata nell’area industriale di Ferrandina presso lo stabilimento di Manifattura italiana divani, programmata dai lavoratori del settore . Nell’incontro, i rappresentanti del PDL, hanno dato ascolto alle lamentele dei lavoratori del polo del salotto, di cui 120 appartenenti alla MID, mentre 360 sono quelli della Nicoletti. È emerso che costoro, non intravedono una risoluzione alla loro precaria situazione per una possibile ricollocazione in fabbrica, si prende atto anche del disinteresse della politica regionale e appare ovvia la preoccupazione emergente per il futuro di maestranze altamente specializzate. È opinione degli esponenti del PDL, che la cassa integrazione, che per i lavoratori scadrà nel mese di febbraio 2011, non è la soluzione alle loro aspettative, di certo assicura per tante famiglie il minimo assistenziale per una vita di difficoltà e sofferenze, ma tutto ciò va anche subordinato alla salvaguardata della dignità dei lavoratori, che deve essere particolarmente orientata nelle prospettive future di tanti giovani lavoratori in una età compresa tra i trenta ed i quaranta nel sentirsi sostanzialmente integrati nel mondo attivo e non, inutili e fuori da una vita produttiva. Per tali motivi si chiede con insistenza che si apra un tavolo di lavoro importante e concreto sulla grande emergenza che è il lavoro. Su tali aspetti il Consigliere Sarra ha insistito e garantito il suo interesse nel sensibilizzare le componenti di governo nazionale e regionale. Si denuncia fortemente la mancanza di programmazioni industriali, mentre la politica territoriale intervenire con aiuti alle imprese che salvaguardano solo le proprietà e non i lavoratori; che ribaltano lo stato sociale con strategie tecnico commerciali, dove le aziende si ritoccano ed a pagare sono sempre i lavoratori. Dalle dichiarazioni raccolte da Sarra e Pedicini, si è realizzato che oramai i lavoratori nel polo del salotto, attualmente in produzione, siano solo i cinesi, mentre le maestranze locali difficilmente vengono richiamate nonostante la ripresa produttiva del settore. L’affidamento di produzione, rivolta a società con lavoratori di nazionalità cinese, non fa altro che esasperare la lotta che, come più volte indicato dai manifestanti, non ha alcuna connotazione razziale o di pregiudizio contro questi colleghi, bensì su logiche economiche e forvianti che appaiono apparentemente incomprensibili, quali quelli del vanto della manifattura italica. Tuttavia come si è voluto ribadire nell’incontro, oltre che ad assicurare un pressante interesse ad essere solidali ed a fiancheggiare i lavoratori, si vuole riaffermare la richiesta di intervento della politica regionale, con interventi determinati, risolutivi e concreti in funzione dello sviluppo e del lavoro. Perche allo stato attuale è un enorme paradosso la scritta che campeggia sullo stabilimento “Manifattura Italiana Divani” perché di italiano non c’è rimasto più nulla.