Tagli Anas, la provincia di Matera non può essere penalizzata
Matera, 2 agosto 2010 – Il mancato finanziamento da parte di Anas di alcun progetto di strade importanti, per il futuro sociale ed economico della regione, è una ulteriore dimostrazione della colpevole disattenzione che l’Azienda e il governo nazionale dedicano alla Basilicata.
La Provincia di Matera, in questi mesi, anche con le ristrettezze finanziarie note, sta cercando di irrobustire la trama delle infrastrutture stradali con nuovi interventi, tesi a favorire le relazioni tra i territori della provincia, e con interventi di messa in sicurezza della rete esistente.
Tutto ciò può risultare irrilevante, se non si collega la nostra provincia ai territori limitrofi, interventi questi di competenza statale.
“Più volte – ha sottolineato l’assessore provinciale alle Reti e Infrastrutture viarie, Gianni Rondinone – abbiamo evidenziato come l’infrastrutturazione del Materano troverebbe una significativa risposta, con la realizzazione della Murgia Pollino. Non più tardi di un paio di mesi fa, anche il presidente Stella aveva nuovamente sollecitato l’Anas e il Ministero delle Infrastrutture a intervenire, sulla Matera-Ferrandina, un asse viario che rappresenta una vera strozzatura nel sistema viario regionale.
“Il dato che emerge dall’intera vicenda, con assoluta chiarezza, è l’ostracismo dell’Anas nei confronti di una regione che, pur avendo un oggettivo ed urgente bisogno di ridurre il gap infrastrutturale, non riceve alcun finanziamento.
È vero che probabilmente il completamento della Bradanica (lotto Spinazzola, 3Km circa) non avrebbe risolto i problemi di comunicazione che ci trasciniamo da tempo, ma è anche vero che l’impegno economico irrisorio, avrebbe rappresentato un segnale, se pur minimo, di attenzione. Anche le ipotesi più drastiche di federalismo, prevedono risorse per la Basilicata.
L’avversione di Anas per la Basilicata non prevede neanche le briciole.”
“Per noi l’emergenza è rappresentata dal collegamento alle grandi infrastrutture viarie, – ha concluso il presidente dell’Ente di via Ridola, Franco Stella – perché, attraverso quegli hub, potremmo abbattere il muro dell’isolamento che contraddistingue l’identità del nostro territorio.
Una urgenza ben nota all’Anas, che ci ha prospettato un futuro in cui non ci spetterà nulla.”
In tempi di crisi i tagli sono all’ordine del giorno, ma la decisione del Governo di privare l’Anas dei fondi per progetti di strade già approvati dal Cipe, cioè dal Governo medesimo, giunge inattesa.
Il presidente dell’API di Matera, Vito Gravela, manifesta preoccupazione e sconcerto per la notizia che le grandi infrastrutture stradali programmate dall’Anas, con il cofinanziamento della Regione Basilicata, non si faranno più.
La Regione mette sul piatto 300 milioni, ma l’Anas ne ha appena 25 per interventi di manutenzione. Ciò significa che le opere strategiche per rompere l’isolamento geografico e della mobilità del nostro territorio sono rimandate alle calende greche e, per chi conosce il calendario degli antichi greci, significa MAI.
Gravela sottolinea che arterie come, per esempio, la Murgia-Pollino o il completamento della Bradanica sono attese da anni dalla comunità materana, per cui il taglio di circa un miliardo di euro ci condanna ad una condizione di sottosviluppo a cui non vogliamo rassegnarci.
A questo punto – prosegue il presidente dell’API – non ha neanche senso programmare un sistema turistico come la Regione sta facendo con il PTR e i PIOT, se poi non siamo in grado di costruire le strade e le altre infrastrutture per portare i turisti nelle località di vacanza.
Di qui l’invito ai Parlamentari lucani, di qualunque parte politica, di farsi parte diligente verso l’Anas e il Ministero affinché siano mantenuti gli impegni presi.