“La crisi c’è e investe sia i consumatori che gli esercenti, ma i prezzi a Matera non sono in assoluto i più alti della Basilicata. Anzi è il contrario, se si prende in esame non il solo mese di dicembre 2008 ma l’ultimo semestre dello scorso anno”. E’ quanto afferma il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, in relazione a servizi e commenti che di recente ha indicato impropriamente Matera come la città più cara della regione. “Il dato complessivo –ha detto Tortorelli- dell’inflazione regionale che, nel primo semestre dell’anno, era risultato superiore a Matera rispetto a Potenza, a partire da luglio ha registrato un’inversione di tendenza, per cui il Comune di Matera ”ha beneficiato di una dinamica inflattiva relativamente più contenuta”, tanto da essere inferiore a quella del Capoluogo di regione nei mesi di agosto, settembre ed ottobre, quasi uguale a novembre e solo in dicembre superiore, di nuovo’’. Tortorelli, che fa riferimento agli studi di Uniomcamere, evidenzia ulteriori aspetti sulle dinamiche dei prezzi che riguardano alcuni settori
“Il capitolo –ha aggiunto il Presidente- che pesa sulla negatività per Matera, nel mese di dicembre, è praticamente soltanto quello relativo all’abitazione, acqua ed elettricità (in misura molto minore quello dei mobili ed articoli di arredamento), ossia un capitolo relativo a tariffe non imputabili agli operatori locali e, qui, ovviamente si impongono altre riflessioni da fare in altre sedi ed in altre circostanze. A Matera nell’intero anno sono maggiormente diminuiti rispetto al Capoluogo di Regione i prezzi degli alimentari (dello 0,5% sia pur con un incremento differenziale negativo dello 0,6% nel solo mese di dicembre) e dell’abbigliamento e calzature ( ben 2,1% nell’anno e ben 5,8% nel mese di dicembre))ed anche ciò è molto significativo.E, ancora, lo 0,3% di minor aumento rispetto a Potenza per le bevande alcooliche ed i tabacchi e, soprattutto, l’ 1,9% in meno per il capitolo alberghi e pubblici esercizi’’.
Se si esclude, in sostanza, il comparto abitazione in senso lato, indipendente dalle dinamiche locali e dal comportamento degli operatori della provincia, il trend deflattivo di Matera è, quanto meno, in linea con quello del suo Capoluogo. “
“Ma ciò che veramente mi pare sia significativo –ha concluso Tortorelli- è che, nel complesso ed al di là del confronto con Potenza, che ha certamente un senso, ma molto relativo, sia la considerazione che l’inflazione stia scendendo decisamente per motivi che non tocca a me approfondire e ciò è molto positivo, ma purtroppo, nell’attuale congiuntura, non basta. Il vero punto debole è la politica dei redditi, che necessita di interventi specifici. La Camera di Commercio di Matera organizzerà a marzo un convegno nazionale, con esperti, che forniranno un utile contributo per un esame delle diverse problematiche, utile ad attivare anche da noi proposte e soluzioni contro il carovita’’.
Chissà se queste sagge parole le avrebbe sottoscritte se percepisse 800 euro al mese e magari con qualche figlio da mantenere all’università (sempre con lo stesso stipendio).
La crisi non colpisce solo i prezzi: possono rimanere invariati ma se tagliano i posti di lavoro, dimezzano gli stipendi, chiudono aziende….?