Questione viabilità:
per l’API occorre trovare un rapido accordo, mettendo fine alle polemiche
La polemica tra l’Anas e la Provincia sul progetto del lotto La Martella della Bradanica, i lavori aggiudicati e fermi sia sulla Statale 99 che sulla medesima Bradanica, la riluttanza della Puglia ad ammodernare la Statale 96, i dibattiti a vuoto sulla S.S. 7 e sulla Matera-Gioia del Colle e l’araba fenice della ferrovia, fanno parte di un’eterna disputa sulla questione della viabilità della provincia di Matera che occorre superare.
Questo è il parere del presidente della Sezione Edili dell’API, Michele Molinari, che invita tutti gli enti che hanno competenza in materia a non perdere altro tempo, mettendo fine alle polemiche e soprattutto trovando un accordo su ogni situazione incagliata.
Mentre noi litighiamo – commenta Molinari – la ricerca di Unioncamere e Istituto Tagliacarne ci ricorda in maniera spietata che siamo agli ultimi posti per la dotazione infrastrutturale e che sono le imprese a pagare il prezzo più alto di questo deficit che ha ormai assunto carattere di cronicità e che ci allontana sempre più dal resto del Paese e d’Europa.
L’ammodernamento delle strade e il potenziamento della viabilità fanno parte di quel corredo di condizioni localizzative che aumentano la competitività del sistema economico di un territorio.
Fa rabbia pensare che, pur nella crisi dell’economia globalizzata, altri Paesi europei a noi vicini geograficamente e un tempo in forte ritardo, adesso ci hanno di gran lunga sopravanzato.
La ricerca del Tagliacarne ci induce a riflettere che la teoria dello storicismo secondo cui la Storia va sempre avanti, nel progresso dei popoli e del miglioramento delle condizioni di vita, è ormai superata nei fatti.