Il 2 ottobre era previsto il prosieguo del confronto fra sindacati e dirigenza COOP già avviato il 23 settembre scorso.
Con grande sconcerto e stupore, l’azienda ha comunicato la sua indisponibilità a proseguire il confronto, ritenendo ostile l’attegiamento delle OO.SS. di categoria che avevano comunicato di non condividere il piano di riorganizzazione presentato dall’azienda nel corso del primo incontro.
Tali motivazioni appaiono chiaramente pretestuose, quasi un alibi per giustificare un’assenza di volontà a concertare con le OO.SS., che erano ben disponibili a proseguire il confronto al fine cercare soluzioni condivise, nell’interesse esclusivo dei 140 lavoratori che sono in attesa di conoscere il loro destino.
E’ incomprensibile questo atteggiamento aziendale, che di fatto impedisce al sindacato di svolgere il suo ruolo di difesa e tutela dei 140 posti di lavoro.
Nelle parole pronunciate qualche giorno fa a Matera dal Presidente della Repubblica, G. Napolitano, ci è stato un forte richiamo, rivolto alle forze politiche contrapposte, maggioranza e opposizione, a recuperare la capacità di ascoltarsi pur avendo posizioni diverse.
La stessa sollecitazione viene spontaneo rivolgerla alla dirigenza COOP: bisogna saper ascoltare chi è portavoce di una posizione e di interessi diversi. L’azienda ha negato l’ascolto, ha impedito lo svolgimento della trattativa, non riconoscendo neanche la possibilità ai lavoratori di svolgere la propria legittima protesta di fronte ad un piano di riduzione oraria che interviene pesantemente sulla vita ed il portafoglio delle persone.
Non è responsabile avere un atteggiamento così sprezzante, in un momento così delicato.
Il sindacato avvierà ogni azione a difesa dei lavoratori e dei 140 posti di lavoro in un territorio che non può permettersi altre vittime e ferite insanabili.