Sulla grave situazione occupazionale e produttiva che da anni investe l’area industriale basentana sta per abbattersi l’onda lunga della crisi internazionale che farà sentire i suoi devastanti effetti sul territorio anche per l’assenza di programmi e progetti che ne possano dimensionare i negativi contraccolpi. Di fronte a questa situazione di totale incertezza che grava sul sistema produttivo del Materano occorre individuare strategie che siano in grado di assicurare un’accelerazione nella ridefinizione del modello di sviluppo e del ruolo delle aree industriali.
E’ quanto è emerso nel corso della riunione del tavolo tecnico del gruppo di lavoro, istituito presso l’assessorato alle Attività Produttive dell’Amministrazione provinciale, per definire le priorità delle soluzioni da inviare all’Osservatorio nazionale della chimica per la reindustrializzazione e il rilancio del settore chimico in Valbasento.
Il vertice, presieduto dall’assessore Nicola Buonanova, ha indicato una serie di prirorità che, se attuate, potrebbero contribuire a ridare ossigeno all’area industriale di Pisticci e Ferrandina attraverso la presenza di nuovi investimenti in grado di utilizzare e valorizzare al meglio il sistema infrastrutturale esistente. L’obiettivo dell’Amministrazione provinciale di Matera, che segue con attenzione lo sviluppo della vicenda con il presidente Carmine Nigro e l’assessore Nicola Buonanova, è quello di definire in tempi brevi un incontro tra Osservatorio nazionale, Osservatorio locale e Regione Basilicata per meglio definire le strategie da portare, a conclusione di questo iter, all’attenzione del tavolo nazionale della chimica.
Tra le iniziative da mettere in cantiere, il tavolo tecnico voluto dalla Provincia punta a a privilegiare investimenti della filiera produttiva della chimica, della farmaceutica, delle energie e dell’agroindustria anche attraverso il completamento e la messa in esercizio del centro intermodale, del sistema viario e ferroviario verso Matera e Bari e i porti di Taranto e Gioia Tauuro. Altra azione da mettere in campo riguarda la definizione del perimetro delle aree da bonificare per renderle immediatamente disponibili a nuovi eventuali insediamenti. Non meno significativo, infine, il tema – dicono i partecipanti al tavolo tecnico – dello snellimento delle procedure amministrative per il rilascio di licenze e contributi per l’insediamento di nuove attività.