Le nuove sfide del mercato globale impongono alle imprese di rimodulare l´
approccio con i mercati di riferimento, mettendo in sinergia i propri ambiti ed
esperienze professionali. Un bagaglio di competenze che possa rappresentare una
leva per lo sviluppo delle realtà imprenditoriali locali. Ma soprattutto gli
scenari economici in costante evoluzione impongono un differente approccio
rispetto a quella che è la visione dell´impresa, al modo di fare impresa.
Questi temi sono stati focalizzati venerdì nel seminario-workshop "La vitalità d´
Impresa per affrontare il presente e costruire il futuro" organizzato dal
gruppo Bi3 che raggruppa un centinaio tra imprese e professionisti sul
territorio e dalla società Summit, gruppo riconosciuto leader per approcci all´
avanguardia nell’ambito del Cambiamento Culturale e dello sviluppo del Capitale
Intellettuale.
Al seminario hanno partecipato oltre settanta aziende
provenienti da Basilicata, Campania e Puglia. L´approccio della vitalità,
sperimentato da Summit in varie situazioni, costituisce una guida per l´
evoluzione dell´azienda, dell´imprenditore e delle persone e mira ad "allungare
la vita" dell´impresa assicurandone la longevità basata sui risultati.
«Lavorare sulla Vitalità – ha affermato Antonio Braia di Bi3 – significa anche
stimolare la "talentuosità" locale, intesa come l´espressione elevata del
Capitale Intellettuale e un elemento fondamentale per lo sviluppo del
territorio. La crescita delle persone diventa quindi la leva da cui trarre
positività verso il futuro».
Piero Villa, consulente senior del Gruppo Summit
ha evidenziato che «il lavoro sulle risorse umane di un´azienda, puntando sugli
aspetti motivazionali, sull´immagine interna ed esterna e sulla filiera di
fornitori e clienti, rappresentano dei fattori importanti per superare l´
attuale crisi economica. È importante, inoltre – ha proseguito Villa –
focalizzare l´obiettivo individuando quelli che sono gli elementi vitali per
sviluppare le sfide presenti e future del mercato». Sono otto i macrofattori
della vitalità d´impresa: l´employee satisfaction cioè il livello di
soddisfazione del cliente interno, l´energia intesa come capacità di fare
accadere le cose, la corporate identity (l´identificazione delle persone con l´
azienda nel suo insieme), l´immagine (la percezione che i diversi pubblici
interni ed esterni hanno dell´azienda), l´innovazione, la learning&knowledge
(insieme di know-how), la leadership e competenza emotiva e il customer
satisfaction& loyalty (il livello di soddisfazione e fidelizzazione del cliente
esterno).
Mi chiedo quale sia il loro concetto di talentuosità locale e in che modo fanno le loro valutazioni.
QUANTE CHIACCHIERE BUTTATE NEL VENTO!
…ti propinano nozioni elementari di comunicazione ..come se fossero della grandi scoperte…inventate e create cose nuove ..piuttosto che proporre la solita aria fritta stile yuppies anni 80..!