La Camera di commercio di Matera si è attivata per favorire la conoscenza delle opportunità legate alla realizzazione a Matera della Zona franca urbana, che comprende un vasto comprensorio tra il quartiere San Giacomo e le zone per insediamenti produttivi e artigianali (Paip) di via La Martella e di Via Gravina. Il presidente dell’Ente, Angelo Tortorelli, intervenuto ieri a Roma presso il Ministero per lo sviluppo economico, ha offerto al Comune di Matera – soggetto titolare per l’attuazione della Zona Franca Urbana- la disponibilità ad attivare il servizio di informazione e di assistenza nell’avvio dei progetti e, in prospettiva, degli insediamenti produttivi. Allo scopo l’azienda speciale Cesp, attraverso anche il sistema camerale, ha già messo in campo ipotesi e percorsi funzionali, soluzioni logistiche, per le diverse esigenze imprenditoriali potenzialmente interessate agli investimenti.La norma prevede in dettaglio facilitazioni per le piccole imprese, che potranno beneficiare di esenzioni fiscali e contributive (Ires, Irap, Ici e previdenza) sino a 14 annualità. La legge incrementa la dotazione annuale per il potenziamento delle zone franche urbane di ulteriori 50 milioni di euro annuali, La dotazione attuale per la zona franca di Matera è di 3.660.334 euro, che saranno erogati con specifiche norme di attuazione . “ Con la proposta avanzata al Comune –ha detto il presidente Tortorelli- confermiamo attenzione e disponibilità per un progetto, quello di zona Franca urbana, che rappresenta una occasione concreta di sviluppo per il territorio e per l’imprenditoria locale. Avremo modo di approfondire l’argomento con il commissario prefettizio, Sandro Calvosa, al quale porgiamo gli auguri di buon lavoro. Nel frattempo la Camera di commercio si sta attivando per concretizzare, a cominciare da una informazione puntuale, il progetto di Zona franca che può coinvolgere i diversi settori produttivi’’.
Fontanarosa (vice presidente API) sulla Zona Franca Urbana:
la candidatura di Matera partì da noi ma occorrono più risorse finanziarie
Soddisfazione viene espressa dall’API, per mezzo del vice presidente Nicola Fontanarosa, per la sottoscrizione del Contratto di Zona Franca urbana, che incentiverà la nascita di nuove imprese e di nuova occupazione in alcune aree della città di Matera, tra cui l’agglomerato industriale de La Martella e il Paip.
Fontanarosa ricorda che la candidatura di Matera a ZFU partì proprio dall’API all’indomani della Finanziaria 2007 e che grazie all’impegno della Regione e del Comune si riuscì a far inserire la città dei Sassi nell’elenco dei beneficiari dopo che l’Associazione avanzò una proposta che teneva conto dei parametri socio-economici stabiliti.
Inoltre, l’affermazione di Matera sull’area Val d’Agri-Camastra-Sauro, fu dovuta anche all’idea della CONFAPI di inserire degli indicatori di potenzialità per fare in modo che gli interventi fossero diretti ad aree degradate che fornissero aspettative di ripresa economica e sociale.
“Ad un certo punto – ricorda il vice presidente dell’API – ci fu il rischio che il rispetto della normativa comunitaria portasse all’esclusione di Matera. Inoltre, l’intesa tra governo e parti sociali, parlando di aree adiacenti a porti e interporti, tagliava fuori di fatto la provincia di Matera”.
L’API, tuttavia, avverte che bisogna fare i conti con l’esiguità delle risorse finanziarie che, dato l’interesse suscitato dall’iniziativa, potrebbero rivelarsi inadeguate rispetto alle necessità. “In ogni caso, prima di trarre conclusioni definitive – precisa Fontanarosa – bisogna attendere i decreti attuativi che dovranno chiarire soprattutto i criteri di priorità. Non vorremmo che le aspettative sinora alimentate siano disattese, suscitando malumori negli imprenditori”.
Per l’API occorrerà successivamente mettere in atto un progetto di promozione territoriale che veda impegnate tutte le istituzioni competenti. La Regione dovrà mantenere l’impegno preso di co-finanziamento dell’iniziativa e il Comune dovrebbe concertare con le associazioni imprenditoriali le modalità di gestione della Zona Franca Urbana. Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale dovrà completare la rete del gas metano a La Martella, al fine di ridurre i costi energetici che attualmente pesano per circa il 30% in più, e potenziare l’illuminazione. Ancora la Regione dovrà realizzare la rete a banda larga per dare alle aziende una rapida connettività, necessaria in un contesto imprenditoriale sempre più competitivo. Inoltre, per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale, occorrerà accelerare la realizzazione della rete stradale per i collegamenti con Bari e con il porto di Taranto. Si ripresenta, dunque, l’urgenza di completare la Bradanica e di realizzare la strada Matera – Gioia del Colle.
“L’opportunità che ci viene offerta – conclude Fontanarosa – deve essere colta appieno, sull’esempio dell’esperienza positiva francese, perché questo territorio ne ha abbastanza di operazioni mediatiche e di annunci-spot. Tutti sono soliti riempirsi la bocca con “le piccole e medie imprese”, salvo poi, nei fatti, privilegiare altri soggetti ed altre lobby imprenditoriali. Questo della ZFU ci sembra essere un buon banco di prova”.
PRECISAZIONI AVV. EMILIO NICOLA BUCCICO, SINDACO DI MATERA CHE SI E’ DIMESSO IL 5 OTTOBRE SCORSO.
L’avv. Emilio Nicola Buccico, in relazione alle dichiarazioni rese da Fontanarosa a nome dell’API sulla Zona Franca, precisa che la candidatura della Città di Matera per le aree destinate alla Zona Franca, a prescindere dalla nascita delle idee che ci porterebbe molto lontano, appartiene alla sua Amministrazione e l’approvazione esclusivamente (la Regione non c’entra per niente!) alla qualità della proposta varata dall’Ufficio di Piano, costruito con l’opera dell’arch. Guida, Assessore dell’epoca, attraverso selezioni improntate alla sola meritocrazia.
Poi, è chiaro, le risorse sono sempre esigue se si raffrontano alle necessità!