Concerto “Il trio con clarinetto nell’800 e ‘900” con Antonio Chiarello, Francesco Peverini e Angela Zaccaria – VivaVerdi Multikulti di Arterìa – Le Monacelle – Matera
Venerdì 11 ottobre 2024 alle 20.30, nel Salone della Fondazione Le Monacelle in via Riscatto 9 nei pressi del Duomo a Matera è in programma il concerto “Il trio con clarinetto nell’800 e ‘900” con Antonio Chiarello, clarinetto, Francesco Peverini, violino e viola, Angela Zaccaria, pianoforte per la 28^ edizione della rassegna VivaVerdi Multikulti “Rurali per sempre” di Arterìa, sezione Interpretazioni classiche.
L’esibizione che sarà presentata è quella che vede sì una tipica formazione con tre strumenti, due concertanti e uno con funzione di sostegno armonico, ma che rispetto alla classica che vede violino, violoncello e pianoforte, si propone due strumenti monodici, cioè la viola e il clarinetto, che appartenendo a due famiglie strumentali diverse ma condividendo più o meno la stessa estensione di note, si caratterizzano per la timbrica. Un fatto, questo, che ha ispirato diversi autori classici per sperimentare le possibilità espressive offerte dall’armonizzarsi di queste sonorità dando vita a pregevoli composizioni.
Il trio di Chiarello, Peverini e Zaccaria vuole proprio affrontare alcune delle pagine più significative del repertorio che riguarda la loro formazione cameristica interpretando alcuni capolavori a cavallo di due secoli.
Ad aprire il concerto saranno i “Märchenerzählungen (Racconti di fiabe), op. 132”, composizione del 1853 di Robert Schumann (1810 – 1856) che si articola in quattro brevi pezzi per clarinetto, viola e pianoforte che come altrettante fiabe si presentano con una musica che se in apparenza si presenta essenziale e leggera, lascia però trapelare una certa inquietudine legata alla tormentata vita del compositore tedesco, emblema del Romanticismo in musica; di lì a poco ebbe quel definitivo crollo psicologico che lo portò al tentativo di suicidio nel febbraio 1854.
Di Max Bruch (1838 – 1920) saranno eseguiti gli “Acht Stücke (Otto pezzi) op. 83”, composizione del 1910 per viola, violino e pianoforte, che sono tra i pochi altri lavori cameristici del compositore tedesco, esponente del tardo romanticismo musicale, ad essere ancora oggi conosciuti ed eseguiti.
Una pagina musicale particolare per clarinetto violino e pianoforte che verrà proposta, poi, è quella di Béla Bartók (1881 – 1945): è il trio “Contrasti” (BB 116, SZ) una partitura del 1938 che si presenta in tre movimenti e che incorpora alcune melodie del folklore ungherese e rumeno presentandosi con un andamento armonico che basato sulla continua alternanza della tonalità maggiore/minore in un ambito spesso polimodale.
Concluderà il concerto l’esecuzione del “Trio” per clarinetto, violino e pianoforte di Gian Carlo Menotti (1911 – 2007), uno spartito composto del 1996 che è uno degli esempi più interessanti e pregevoli di musica da camera di questo autore noto e apprezzato soprattutto per le sue opere liriche.
Note di sala: Il clarinetto nasce come evoluzione dello chalumeau nella seconda metà del ‘700 e il primo compositore a intuirne le potenzialità è Wolfgang Amadeus Mozart, soprattutto dopo l’incontro con il valente strumentista Anton Stadler. Il primo componimento nato da questo sodalizio è il celebre Trio dei birilli per clarinetto viola e pianoforte, che è la prima composizione per questa formazione ma anche la prima in assoluto dove il clarinetto ha un ruolo solistico, in questo caso alla pari con il pianoforte e la viola. Nel corso dell’800 il trio scritto da Mozart ispira diversi altri compositori, tra cui Schumann, mentre altri (Beethoven, Brahms) esplorano l’utilizzo del violoncello al posto della viola. Nel ‘900 invece il trio con clarinetto inizia a essere concepito impiegando il violino, che consente sonorità più in linea con le necessità espressive post-romantiche. In questo secolo di cambiamenti rapidi e profondi si passa quindi in pochi anni dalla nostalgica malinconia tardo-romantica di Bruch all’abbandono dell’armonia e della ritmica tradizionale con Berg e Bartok, che producono i primi rivoluzionari esempi di trio con clarinetto e violino. Questa formazione attirerà in seguito altri illustri autori, tra cui Milhaud e Kachaturian, fino al recente Trio di Menotti. Il programma proposto è un viaggio a cavallo tra i due secoli, che include composizioni meno conosciute e di esecuzione non frequente, oltre a offrire l’inconsueta possibilità di ascoltare un trio con clarinetto che si esibisce nello stesso concerto sia nella versione con viola che in quella con violino-
Gli artisti
Francesco Peverini – Inizia lo studio del violino all’età di cinque anni, proseguendo la sua formazione sotto la guida di Eduard Melkus, Salvatore Accardo, Riccardo Brengola, Aaron Rosand e Felix Ayo. Oltre all’attività solistica, è stato primo violino del Quartetto Prometeo, con il quale ha vinto numerosi concorsi internazionali tra cui il primo premio al Prague Spring International Music Competition, e dell’Ensemble PMCE, gruppo in residence presso il Parco della Musica di Roma. Insegna Musica da camera presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Suona un violino “Carlo Antonio Testore” del 1727.
Antonio Chiarello – Nato a Milano nel 1964, ha studiato presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Dopo il diploma si è perfezionato con Antony Pay e Thomas Friedli, e in seguito con Paolo Beltramini, Bruno Di Girolamo, Gabriele Mirabassi, Stefano Novelli, Luca Milani. Facendo tesoro della propria passione per il teatro, ha scritto e rappresentato nel 2022 un monologo con musica dal vivo dal titolo Io, Clarinetto, cui è seguito un secondo spettacolo dedicato a Benny Goodman, dal titolo The King of Swing.
Angela Zaccaria – Pianista accompagnatrice e camerista, ha lavorato come maestro collaboratore presso la Fondazione Petruzzelli di Bari e per l’Opera Studio Accademia di Santa Cecilia a Roma. È pianista accompagnatrice in concorsi e masterclasses; ha collaborato con artisti quali A. Antoniozzi, V. Genaux, F. Meli, N. Alaimo, F.Cusano, A. Moccia. Diplomata in pianoforte e clavicembalo a Matera e Milano, ha studiato con U. Finazzi, P. Masi, A. Coen e L. Paolicelli. Ha frequentato i corsi del TLS di Spoleto e dell’Accademia pianistica di Imola. Attualmente è docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio “Piccinni” di Bari.
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