“Da Cima da Conegliano a Caravaggio” – lectio magistralis di Mimmo Centonze – Castello del Malconsiglio – Miglionico

“Da Cima da Conegliano a Caravaggio” – lectio magistralis di Mimmo Centonze – Castello del Malconsiglio – Miglionico

Sabato 5 ottobre 2024 alle ore 18:30 nel Castello del Malconsiglio a Miglionico l’artista Mimmo Centonze terrà la Lectio Magistralis “Da Cima da Conegliano a Caravaggio”, in onore dei suoi genitori Vittorio e Lina e della loro terra natale.

A Miglionico è conservato il più importante dipinto antico della Basilicata, un polittico realizzato da Cima da Conegliano, pittore veneto attivo tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, che sarà il fulcro della Lectio Magistralis in cui Mimmo metterà a confronto quest’opera sia con quelle precedenti e successive del suo autore, sia con quelle di altri pittori veneti, come il dipinto “Presentazione di Gesù ai pastori” realizzato da Francesco Bassano e conservato nella Casa Museo Mimmo Centonze, arrivando alle tele dipinte da Caravaggio nel Seicento.

Nell’occasione, subito dopo la Lectio Magistralis, alle 19:30 Mimmo presenterà “In Mostra a Bottega”, l’esposizione delle quasi 200 opere, tra disegni e dipinti, degli ultimi 40 allievi del suo Corso di Disegno e Pittura “A Bottega”, che verrà riproposta a Miglionico dopo l’inaugurazione avvenuta due settimane fa a Matera, e allestita nello studio dell’artista.

L’evento è inserito all’interno del programma della 17° edizione della “Sagra dei fichi secchi”, organizzata dalla Pro Loco di Miglionico e dal suo Presidente Francesco Martulano, ed è promosso dal MUDIC – Museo Diffuso Contemporaneo, di cui Centonze è direttore artistico.

Mimmo Centonze ha dichiarato: “Sono molto legato a Miglionico. Da piccolo ci andavo ogni sabato pomeriggio, con mio padre e mia madre, che ci sono nati, per far visita ai parenti.

Questo continuo andirivieni nella terra natale dei miei mi ha insegnato l’affetto per la famiglia, il forte attaccamento per i parenti, veri depositari di un amore incondizionato e disposto a tutto, e l’apprezzamento per i valori legati agli affetti famigliari.

Una lezione che è stata tramandata dalla nonna di mio padre, Nonna Giulia, vedova che in stato di quasi assoluta povertà, ha reagito alle difficoltà della vita lavorando duramente, producendo a mano materassi, per poter prendersi cura e far sopravvivere i suoi tre nipoti rimasti orfani di entrambi i genitori, mio padre Vittorio, suo fratello Tommaso e la loro sorella Lina.

Princìpi portati avanti anche dalla madre di mia madre, Nunziella, che rimasta vedova da giovanissima, dopo aver avuto 3 figlie femmine, ha preferito rimboccarsi le maniche e rifiutare un matrimonio dorato con un ricco e famoso Signore del grano di Matera, per onorare la memoria di suo marito, diventando così la prima donna del paese a mettere su un’attività in proprio, facendo la sarta e producendo abiti su misura, col soprannome di “La Mest”.

Quelli sull’apprezzamento dell’affetto famigliare sono insegnamenti e principi che sono rimasti marchiati a fuoco sia nei loro figli, Vittorio e Lina – oltre che ai loro fratelli e sorelle – sia a noi tre fratelli, Giulia, Antonella ed io, insieme ai nostri cugini diretti.

Questo si tratta di un tributo che con grande rispetto dedico ai miei genitori, Vittorio e Lina, che sono nati a Miglionico e che da questa terra hanno tratto grandissimi valori e insegnamenti, che ci hanno poi trasmesso a noi figli con pazienza e passione”.

 

Data

Ott 05 2024

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