Tradizione rispettata nei Sassi di Matera. Le restrizioni anticovid non fermano la Crapiata, la festa dei legumi che si rinnova da 48 anni consecutivi e che non poteva mancare nell’anno del Coronavirus.
Merito dell’inossidabile Ninuccio Festa, che ha preparato anche per la serata dell’1 agosto 2020 la crapiata, il piatto tipico della tradizione contadina materana in via Fiorentini, nei pressi della chiesetta di Sant’Antonio Abate nel Sasso Barisano di Matera. Ad inaugurare la 48^ edizione il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, che ha ricevuto direttamente da Ninuccio Festa il primo piatto di crapiata.
Dal 1972 la crapiata nei rioni Sassi è una tradizione popolare portata avanti da Nino Festa e dai suoi amici del Sasso Barisan.
L’evento gastronomico è quello più longevo tra tutte le iniziative organizzate nella città dei Sassi.
Una manifestazione che rinnova l’usanza contadina di far cuocere fave, fagioli borlotti, ceci, cicerchie, lenticchie e grano, un rito che rappresentava una forma di ringraziamento per il raccolto effettuato nelle campagne di una Matera che non c’è più.
Ninuccio Festa insieme ai suoi collaboratori anche quest’anno ha offerto a materani e turisti un piatto di crapiata e un bicchiere di vino per rievocare il rito dei contadini, che nella serata dell’1 agosto ringraziavano la Provvidenza per aver garantito una produzione regolare di quanto era stato seminato in precedenza.
Michele Capolupo
La fotogallery della crapiata nei Sassi di Matera (foto www.SassiLive.it)