Si è tenuta nel pomeriggio di lunedì 14 marzo, una riunione della “Unità di Crisi” presieduta dal Prefetto di Matera, Sante Copponi, per l’esame delle problematiche riguardanti l’accoglienza dei cittadini ucraini, soprattutto donne e bambini, in fuga dagli eventi bellici.
All’incontro hanno partecipato i Sindaci dei Comuni della provincia, Sabrina Pulvirenti, Direttore Generale ASM, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Direttore della Caritas Diocesana, i rappresentanti delle Associazioni del Terzo Settore impegnate nell’accoglienza ai migranti ed i Responsabili dei Centri di Accoglienza dei Richiedenti Asilo, attivi in questa provincia.
In apertura dei lavori, il Prefetto ha informato i presenti sulle modalità dell’accoglienza, disciplinata dalle ordinanze adottate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, che sarà declinata con un incremento dei posti nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione, gestito dal Ministero stesso attraverso i Comuni, o attraverso l’ampliamento dei C.A.S. già operanti in provincia o, ancora, attraverso accordi di collaborazione da sottoscrivere con i Comuni, al fine di affidare agli stessi la gestione dell’accoglienza, con le modalità già attuate in questa provincia per l’accoglienza degli afghani.
Al momento questa Prefettura sta sottoscrivendo accordi con 10 Comuni della provincia per complessivi 112 posti.
Inoltre, sta definendo le procedure amministrative volte ad accertare la conformità urbanistica delle strutture offerte, per l’ampliamento dei posti CAS nell’ambito del Sistema Prefettura, che dovrebbero consentire di poter disporre di circa 300 posti per l’accoglienza dei profughi ucraini.
Nel corso dell’incontro, il Questore ed il Direttore Generale dell’ASM hanno fornito tutti i chiarimenti richiesti dai Comuni e dalle Associazioni che accolgono i cittadini ucraini, ai fini della attuazione delle procedure di rilascio del permesso di soggiorno e della effettuazione delle attività sanitarie, a partire dal tampone, che deve essere effettuato entro le 48 ore dall’arrivo.
Con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale sono state esaminati preliminarmente i problemi riguardanti l’inserimento scolastico dei minori, in età scolare.
Il Prefetto ha assicurato che nessun profugo ucraino sarà lasciato solo, ma occorre il massimo raccordo tra tutti i soggetti della Pubblica Amministrazione e del Terzo Settore che stanno operando per l’accoglienza. Sarà necessario, in tal senso, il massimo raccordo con il Presidente della Regione Basilicata, in qualità di Commissario Delegato, per le attività di competenza del medesimo, rivolte a consentire l’accoglienza in HUB, dove svolgere il preliminare screening sanitario, prima della sistemazione nei CAS/SAI.
Il Prefetto ha informato che verrà istituita una rete delle Associazioni del Terzo Settore, per fornire tutto il necessario supporto dei soggetti pubblici, in favore dei cittadini ucraini accolti ed ha invitato i Sindaci a monitorare la presenza dei cittadini ucraini presenti sul territorio, al fine di fornire tutto il supporto necessario alle famiglie ucraine ospitate.
A conclusione dell’incontro, il Prefetto ha assicurato che nelle prossime settimane si terranno ulteriori riunioni, anche su specifici temi (istruzione, inclusione sociale, ecc) per implementare il livello del coordinamento operativo tra tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nell’accoglienza.