Pubblichiamo il testo della lettera aperta inviata dal Prefetto di Matera ai sindaci di Irsina e Ferrandina per l’emergenza legata all’accoglienza dei migranti in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Cari Sindaci,
nei giorni scorsi la Prefettura ha imposto ai territori dei vostri Comuni un pesante sacrificio, farsi carico dell’accoglienza di una quota degli oltre 7.000 migranti sbarcati a Lampedusa nel mese di luglio.
Gestire una simile emergenza – umanitaria innanzi tutto – è possibile solo attraverso uno sforzo solidale ed equamente ripartito di tutto il Paese. Questa volta il Ministero dell’Interno, che gestisce il piano dei trasferimenti dei migranti sul territorio nazionale, ha chiamato a rispondere in modo forte, tra le altre province, anche la nostra. E tengo ad assicurarvi, i dati son qui a disposizione, che sulla base della quota di migranti a suo tempo assegnataci e dei posti disponibili, non è vi stata nessuna iniquità ai danni di Matera. In concreto poi è stato il sottoscritto ad individuare per l’accoglienza proprio i vostri Comuni. Ho registrato il vostro netto dissenso, ma non avevo alternative.
La vera criticità è stata – ed è tuttora – la positività al Covid 19 di una parte dei migranti. Avremmo dovuto accogliere persone, tutte negative ad Agrigento, da tenere in isolamento fiduciario per 14 giorni, ed invece ci troviamo a gestire un cospicuo numero di positivi. Non abbiamo centri ad hoc (non ve ne erano neanche per gli italiani nei tempi più duri della pandemia!) e non ve ne sono neppure nel resto del Paese. Il Ministero dell’Interno è corso subito ai ripari, con le navi quarantena e gli appositi campi nei centri all’arrivo, ma la realtà è che ora a Matera, come in tante altre province, dobbiamo mostrarci in grado di gestire la situazione che si è determinata.
Appena avuta la notizia della positività di alcuni migranti, la Prefettura ha immediatamente disposto l’isolamento dei positivi in aree all’interno dei centri nettamente distinte e separate dagli altri ospiti che restano in quarantena fiduciaria.
L’Azienda Sanitaria ha subito avviato la sorveglianza sanitaria a mezzo dell’apposito nucleo anti Covid ed ha programmato la periodica ripetizione dei tamponi.
Contemporaneamente la Prefettura ha disposto una stretta vigilanza delle strutture da parte delle Forze dell’ordine, per scongiurare allontanamenti abusivi e frenare, anche con i rinforzi inviati dal Ministero dell’Interno, quelli registratisi a Ferrandina e rintracciare gli ospiti allontanatisi.
Vi riconfermo dunque l’incessante impegno della Prefettura, oltre che mio personale, e delle Forze dell’ordine, nella gestione della situazione, fino al graduale ritorno alla normalità nei centri.
I vostri territori non si sentano dunque abbandonati!
Nella distinzione dei ruoli ed anche delle posizioni rispetto al problema, so di poter contare, perché lo state dimostrando, sul vostro senso di coesione istituzionale nell’affrontare gli ulteriori passaggi di questa crisi, terminata la quale, sono certo, rifletteremo insieme, coinvolgendo tutti i territori della provincia, per costruire la migliore accoglienza possibile.
Vi ringrazio, cordialmente.
e’ la palese dimostrazione che a Roma non gliene importa nulla dei migranti che sbarcano sulle coste italiane; gli fanno dei tamponi all’acqua di rosa all’arrivo e poi li trasferiscono nei vari centri di accoglienza, dove poi spuntano fuori casi positivi, cosi’ per miracolo; una volta arrivati in questi centri di accoglienza, tanti saluti, diventano problemi dei sindaci i quali non hanno strumenti di nessun tipo per far fronte all’emergenza, devono rincorrere quelli che stanno a Roma che ovviamente non sanno nulla di quello che succede in questi centri di accoglienza, prendono tempo, gli dicono due parole di rassicurazione.
Cosi’ i sindaci devono gestire una emergenza non da poco, con persone positive fatte passare per negative all’arrivo in Sicilia che poi fuggono, con preoccupazioni enormi da parte della comunità locale, ormai a quel punto una volta che i migranti sono stati sbolognati a questi centri, a Roma hanno concluso con successo il loro giochino sporco e cinico, lasciando soli i sindaci a gestire questo pesantissimo fardello.
Quelli che stanno a Roma sono di natura irresponsabili e inadeguati a gestire un paese con queste emergenze.
Bravo Pedrito. Ci vorrebbe Selfini così adesso saremmo tutti positivi al Papeete a bere Mojito.