Giuseppina Anna Selvaggi, presiente Aide Matera, ricorda l’eccidio del 21 settembre 1943 in cui persero la vita nella Milizia di via Lucana anche il nonno e lo zio materno.
Di seguito la nota integrale.
Oggi 21 settembre 2021e precisamente 78 anni, ricorre l’anniversario della strage perpetrata dai nazisti nei confronti di cittadini materani inermi, e il mio ricordo, oggi come sempre di quella giornata, che mia nonna mi raccontava. E che racconto a voi per non dimenticare.
C’era una volta mia nonna. Giuseppina Calia di cui porto il primo nome. Dal suo felice matrimonio nacquero 8 figli: Natale, Margherita, Lina, Anna, Gaspare, Eustacchio, Antonietta e Mario.
Il primo Natale Farina aveva 19 anni, l’ultimo Mario Farina 5 mesi.
Quel 21 settembre del 1943 accadde quello che avrebbe fermato la sua vita: suo marito Francesco e suo figlio Natale furono trucidati per mano dei tedeschi. Padre e figlio furono ritrovati tra le macerie, stretti in un abbraccio. Mia nonna si strinse ai sette figli e al suo dolore. Un dolore che immortale si tramanda al di là delle vite e della morte.
Mia madre che non e più con noi figli e nipoti, è stata una di quei 7 figli che a 18 anni vide polverizzarsi l’incanto di un padre e di una famiglia. E da allora è stata testimone di quel dolore sordo e deflagrante che solo la guerra può portare, e che solo la guerra fa sentire, ieri come oggi.
A quella “Donna” Giuseppina Calia, a quella Vedova, come a tutte le Vedove che si sono viste dilaniare il cuore dalla guerra, e che hanno contribuito a formare una generazione che hanno fatto diventare grande l’Italia, a quelle donne dico grazie.
E mi piace pensare, ad una medaglia all’alto Valore di Civiltà, con cui poter onorare la dignità e l’orgoglio di ciascuna di quelle vedove che, al di la del dolore hanno saputo sopravvivere.
Come Associazione AIDE sono impegnata già da anni a scrivere ai vari ministri dell’Interno per un riconoscimento , ma l’unica risposta ricevuta e stata quella del Presidente Mattarella che si dice impegnato per queste tragedie, niente di più. Spero che la nostra Amministrazione Comunale possa onorare questa nostra richiesta.