Il presidente dell’associazione Accoglienza senza confini di Matera, Francesco Rubino, in una nota fa chiarezza su quanto accaduto in occasione della festa di beneficenza con raccolta fondi organizzata domenica 1 marzo 2020 presso una sala ricevimenti di Matera, evento al centro di polemiche per il primo caso positivo di coronavirus nella città dei Sassi, che ha coinvolto il Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri. Di seguito la nota integrale.
Gentilissimi tutti, a seguito di molteplici notizie inesatte circolate in questi giorni, ci sentiamo in dovere di condividere alcune considerazioni.
Nonostante la situazione, che nelle scorse settimane rappresentava una realtà lontana dal nostro territorio, ma non di minore importanza, lo svolgimento della festa del primo marzo è avvenuto nella totale consapevolezza e rispetto della comunità, mantenendo sempre l’obiettivo solidale al centro.
Nelle scorse ore abbiamo letto messaggi, non sempre piacevoli, riguardanti il Prefetto, l’Associazione e la sala ricevimenti.
Tenendo sempre ben a mente che ogni decisione presa è stata debitamente ponderata, in ottemperanza alle normative vigenti fino al 4 marzo 2020, nessuno dei presenti aveva la minima consapevolezza di essere portatore, asintomatico o meno, del COVID-19.
Chiediamo quindi di non diffondere ulteriori notizie e non diffamare i soggetti coinvolti in quanto estranei ai fatti.
Auguriamo una pronta guarigione al nostro Prefetto e ringraziamo tutti coloro che ci stanno supportando, mantenendo la calma necessaria ad affrontare questo periodo nefasto per tutti.
È nostra premura anche sottolineare come, in questi giorni, dopo aver appreso la notizia della positività del nostro ospite, di far giungere a tutti partecipanti l’invito ad osservare la “quarantena facoltativa” per la tutela propria e per gli altri di tutti i presenti.
Aggiungiamo che tutti i tamponi eseguiti e processati finora sono tutti negativi, quindi nessun contagio e pericolo per nessuno.
Invitiamo, infine, tutta la comunità ad adottare le misure preventive indette dal Ministero della Salute, e mantenere ben saldo il controllo dei nostri atteggiamenti, specialmente sui social, per non destare ulteriori difficoltà e diffusione di false notizie.