Il Coordinatore del Coc (Centro operativo comunale) di Matera, Maria Rita Iaculli, raggiunta al telefono, precisa quanto segue in merito all’emergenza Coronavirus e alla necessità di reperire idonee strutture in cui ospitare i contagiati della città di Matera per consentire le migliori condizioni per l’isolamento previsto dalla legge: “E’ noto che questa esigenza, ormai improcastinabile, è stata da tempo rappresentata dal sindaco Raffaello De Ruggieri al presidente della giunta regionale Vito Bardi e in seguito con una successiva nuova lettera anche all’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone.
Già una decina di giorni fa il Dipartimento regionale della Protezione Civile aveva richiesto al Comune di Matera un elenco di luoghi che rispondessero a determinati requisiti.
Prontamente, e a stretto giro di posta, l’elenco è stato fornito, preoccupandosi, peraltro, di contattare personalmente i titolari delle strutture indicate nell’elenco per verificare, in prima battuta, la disponibilità di ciascuno a mettere a disposizione i propri locali.
Naturalmente, alla indicazione dei siti, è seguito nei giorni scorsi, un sopralluogo da parte di tecnici della Protezione civile regionale e la richiesta agli interessati di formalizzare disponibilità e condizioni.
Siamo in attesa, pertanto, di conoscere l’esito e la formalizzazione di quanto richiesto.
Naturalmente tutto è stato eseguito nel rispetto delle procedure dei precetti dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e sopratutto alla luce del contenuto dell’articolo 6 del Decreto legge 17 marzo 2020 numero 18, denominato “Cura Italia”.
Tutto il resto mi sembra che risponda ad una polemica sterile, peraltro, veramente incomprensibile quando viene spacciata come un supporto all’azione amministrativa, che come tutti sanno, deve essere improntata a requisiti precisi, tassativamente fissati dalle norme.
Sarebbe opportuno, in una situazione di grande disagio e di comprensibile paura per tutti, non alimentare sentimenti di angoscia ma far capire che tutti insieme, ciascuno per la sua parte, si sta facendo quanto è possibile, per contenere il contagio e per apprestare interventi necessari.
Michele Capolupo