In una lettera inviata al sindaco di Matera Domenico Bennardi il cittadino materano Raffaele Clemente segnala il degrado e la pericolosità di via San Pardo, strada in cui risiede.
Non è la prima volta che Clemente denuncia queste criticità all’Amministrazione Comunale ma finora nessuna azione correttiva è stata messa in campo dagli amministratori.
Clemente ricorda che via San Pardo ha un alto indice di traffico veicolare, anche in periodo Covid, e che non consente una agevole percorrenza a piedi sui marciapiedi, affetti da pericolosi dislivelli e restringimenti. La situazione ovviamente diventa ancora più complicata per un disabile o un anziano.
Lo stesso cittadino Clemente sottolinea di aver rischiato più volte di essere investito da automobilisti incoscienti durante l’attraversamento a piedi.
Soluzioni possibili? installazione di dissuasori per automobili (dossi), rifacimento della segnaletica orizzontale (parzialmente rifatta in occasione del Giro d’Italia), installazione di autovelox urbani.
Di seguito la lettera inviata al sindaco di Matera dal cittadino Raffaele Clemente
Buon pomeriggio,
vi scrivo per sottoporre alla Vs cortese attenzione quanto si verifica quotidianamente in via San Pardo nonché le condizioni in cui versa la viabilità pedonale di questa strada comunale ad alto traffico, che collega la direttrice per Bari a quella per Taranto dall’interno della città.
La segnaletica orizzontale, con particolare riferimento alle strisce pedonali, non è intellegibile e la popolazione del quartiere stenta finanche ad individuare le zone di attraversamento pedonale. Ciò, unito a quanto rilevato nel punto seguente, comporta rischi non indifferenti per i pedoni: sono stato io stesso a rischio a causa di una vettura che percorreva ben oltre i 50 km/h la strada in
esame sfiorandomi mentre ero fermo ed in procinto di attraversare sulle “strisce pedonali” ormai invisibili;
Il traffico, a causa della larghezza della strada, tende ad essere troppo veloce, finanche oltre i limiti di velocità imposti in un centro urbano. Inoltre, la particolare conformazione della strada, comporta la mancata visione di eventuali ostacoli da parte degli automobilisti (Ovvero pedoni in attraversamento, ciclisti, passeggini in attraversamento, persone anziane e/o con ridotta capacità motoria, etc.)
I marciapiedi, percorrendo a piedi la strada nella tratta dal civico 22 a salire sulla sinistra verso via Marconi, sono quasi impraticabili già per persone in perfetto stato di salute, ed impraticabili per chi ha ridotte capacità motorie o non deambula del tutto o utilizza sedie a rotelle. Inutile dire che anche l’utilizzo di passeggini con bimbi è praticamente impossibile e costringe i relativi genitori o ad
utilizzare, con conseguenti rischi e pericoli, la corsia stradale o ad optare per spostamenti in auto anche per brevi tratte;
Il manto stradale è dissestato in vari punti della strada a causa di cedimenti sottostanti e/o di lavori di potenziamento delle infrastrutture impiantistiche urbane (Fibra ottica, etc.). Ciò crea pozze d’acqua in caso di pioggia, fastidi per i pedoni che subiscono l’effetto “pioggia dal basso” causato dagli schizzi che le auto in marcia inevitabilmente provocano.
Quanto pocanzi descritto per evidenziare l’esigenza di risolvere le problematiche riscontrate, alcune per opportunità, altre per obblighi legislativi (Superamento barriere architettoniche).
Da tecnico quale sono, prima ancora che da cittadino residente, auspico l’intervento delle Autorità Competenti in materia, suggerendo:
– l’installazione in punti strategici della via di dossi artificiali tesi a ridurre la velocità delle auto in transito;
– la realizzazione di opere necessarie a rendere fruibili a tutti i cittadini i marciapiedi esistenti;
– il ripristino periodico delle strisce pedonali (Segnaletica orizzontale);
– qualunque altra iniziativa tesa a ridurre i rischi per la cittadinanza e a migliorare il decoro della via San Pardo.
Non abbiamo un Comitato di Quartiere, o perlomeno non mi risulta ci sia, ma credo di rappresentare le esigenze di tutti i residenti di zona che, essendo un quartiere non giovane, hanno una età media decisamente elevata.
Buonasera
Sono pienamente d’accordo con il sig. Clemente. E’ pericolosa anche perchè i parcheggi sono ridotti al minimo, davanti la nuova costruzione, ex Istituto Industriale, area in passato destinata a parcheggi sicuri, ora non si sa perchè è diventata un’area chiusa, inutile, neanche attrezzata a verde. Questo scempio crea sulla strada parcheggi non in doppia fila ma in tripla fila. Praticamente sono aumentati gli appartamenti ed eliminati i parcheggi facendo danno agli inquilini, non più giovani, che vivono già da molto tempo in quell’area con appartamenti senza garage, costretti a parcheggiare per strada, si rischia di essere investiti in ogni momento.
Dal “curvone” inizio via San Pardo, fino alla fine incrocio con via Don Luigi Sturzo, deve essere ridisegnata la zona parcheggi, le zone scarico e carico, dovrebbero essere cambiate le fermate degli autobus e va attivata l’area davanti la nuova costruzione (ex Istituto industriale) aprendola, con un progetto fattibile e tenendo conto dei vecchi inquilini di quell’area.