Celebrato con una breve ma solenne cerimonia anche a Matera, in piazza Vittorio Veneto, il 74° anniversario della Fondazione della Repubblica la Prefettura di Matera. Il protocollo, nel rispetto della normativa in vigore per l’emergenza coronavirus, ha previsto in piazza Vittorio Veneto l’Alzabandiera con l’esecuzione dell’inno nazionale e la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, i vertici delle forze dell’Ordine, Luigi Liguori per la Polizia di Stato, Samuele Sighinolfi per i Carabinieri, Giuseppe Antonio Cardellicchio per la Guardia di Finanza e Bellisario Semeraro per la Polizia Penitenziaria di Matera, il comandante dei Vigili del Fuoco di Matera, Salvatore Tafaro, il comandante della Polizia Locale di Matera, Paolo Milillo, Monsignor Pino Caiazzo, il senatore Saverio De Bonis, il deputato Gianluca Rospi.
La cerimonia è proseguita nel cortile del Palazzo del Governo con gli interventi del Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri, dell’assessore regoinale alla Salute, Rocco Leone, del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese e del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri.
Michele Capolupo
Festa del sindaco di Matera, intervento Sindaco de Ruggieri: guardiamo avanti fino a farci scoppiare le pupille, abbiamo forza ed energie per ripartire
“Dobbiamo avere la forza di guardare avanti fino a farci scoppiare le pupille. Guardiamo con fiducia le energie che possediamo e ritroviamo gli alimenti per continuare a procedere in questo camino forte della testimonianza, del messaggio e della missione dei nostri padri costituenti, nazionali e territoriali”.
E’ il messaggio lanciato dal Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, durante la cerimonia di celebrazione della Festa della Repubblica che si è svolta nel chiostro della Prefettura.
“Nel 1946 veniva rifondata una Nazione che usciva distrutta dalla guerra, distrutta nei rapporti interpersonali, un cadavere istituzionale. Eppure la tenacia di alcuni grandi uomini, la tenacia del popolo italiano riuscì a superare quel baratro economico sociale e anche civile. Ecco perché non possiamo essere sconfitti da un’infezione invisibile: perché abbiamo addosso le cariche di tensione e di missione, le cariche di speranza e di fiducia dei nostri progenitori. La mia età mi dice che i problemi della guerra li abbiamo superati grazie a grandi uomini che costruirono il nuovo stato democratico.
E quindi è necessario oggi più che mai guardare avanti fino allo scoppio delle pupille lasciandoci ispirare da quei valori su cui si è fondata la nostra Repubblica, ritrovando quella forza, quell’energia, quella visione dei grandi personaggi che hanno portato l’Italia alla redenzione democratica, economica e civile.
Questo è il messaggio che deve darci il 2 giugno 2020. La Repubblica non è caduta dal cielo. E’ stata una costruzione fatta di sofferenza e di martirio che oggi abbiamo registrato su un altro percorso che non è quello della guerra ma di questa infezione che sta riducendo la nostra condizione umana in isolamento, che può essere di riflessione.
E oggi facciamo una riflessione positiva non pessimista perché, uso le parole di Don Tonino Bello: ‘Chi spera cammina, non fugge. S’incarna nella storia e costruisce il futuro, non lo attende soltanto’.
Oggi – ha concluso il Sindaco – nel celebrare la Repubblica celebriamo anche il lavoro con le onorificenze che saranno attribuite dal Prefetto. La libertà di un uomo è legata alla quantità di lavoro che possiede. Non per niente la Costituzione ha fatto del lavoro il valore fondante della nostra Repubblica, perché Il lavoro è il perno della libertà, della giustizia e dell’eguaglianza. E’ vero siamo stati costretti a fermarci, in questi mesi, ma abbiamo la forza per ripartire ritrovando fiducia nel futuro, nel Lavoro, nella Repubblica e nella nostra Nazione”.
Festa della Repubblica, intervento Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese
Buongiorno a tutti!
Oggi, 2 giugno 2020, ricorre il 74° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana.
A quei tempi l’Italia, distrutta da una guerra sanguinosa sia materiale che morale, è stata in grado di ricostruire una nuova realtà basata sul lavoro, sulla democrazia, sulla libertà e l’uguaglianza.
Molti hanno equiparato a quella guerrala grave situazione che ancora stiamo vivendo, a causa dell’insidioso Coronavirus, che ci ha costretti a rifugiarci nelle nostre abitazioni, impedendoci di lavorare, di divertirci, di vivere, ci ha privato della nostra libertà.
Nell’anno in cui la pandemia da coronavirus ha stravolto le vite e la società, la Festa della Repubblica è carica di significato per la ripartenza.
La pandemia del virus ha gravemente colpito anche il nostro sistema economico e il mondo importantissimo della Scuola anche se quest’ultimo ha continuato a svolgere un ruolo determinante nella formazione dei giovani grazie al grande impegno profuso dagli insegnanti che hanno saputo efficacemente trovare metodi di insegnamento nuovi e diversi.
È una data che quest’anno precede una nuova ripresa in termini economici, commerciali, produttivi, turistici e sociali e che si rende essenziale e indispensabile per uscire dalla crisi in cui versa l’economia e il mondo del lavoro.
Ripresa, rilancio, sviluppo sono gli obiettivi verso cui devono tendere le imprese e le attività, che necessitano di adeguate misure di sostegno per uscire dalla crisi in cui versa l’economia ed il mondo del lavoro.
Un giorno importante ed emblematico nell’anticipare la ripresa che tutti auspichiamo possa dare il via ad un nuovo slancio per il nostro Paese.
Per queste ragioni il 2 giugno di quest’anno è davvero carico di speranze, di auspici, di attese.
È un giorno che giunge dopo tre mesi di dubbi, di incertezze, di criticità che hanno cambiato per sempre le nostre vite.
Abbiamo maturato decisioni complesse, cambiato stili di vita, modificato le nostre abitudini, riacquistato il valore del bello, del giusto, del semplice, dell’essenziale.
Abbiamo cambiato la nostra quotidianità riscoprendo il senso e l’importanza della libertà.
Comunque l’Italia tutta, in questo periodo di sofferenza, ha saputo reagire con laboriosità, umanità e spirito sacrificio.
Desidero rivolgere un riconoscente apprezzamento a tutti i cittadini che hanno rispettato le regole e a tutti coloro che, in tale situazione emergenziale, hanno profuso, nel proprio campo di azione, un encomiabile contributo:
ai medici, infermieri, addetti ai servizi ausiliari che con sacrificio hanno operato presso le strutture ospedaliere,
agli insegnanti e professori che, nonostante la chiusura degli istituti scolastici, si sono immediatamente adeguati ai nuovi sistemi digitali ed hanno assicurato la continuazione delle attività didattiche con evidente passione,
ai nostri bambini, studenti e giovani che hanno dimostrato di saper fare sacrifici e di saper obbedire alle regole,
agli operatori della distribuzione alimentare per aver garantito il funzionamento delle filiere produttive e dei servizi essenziali,
e, non certo in ultimo per minore importanza:
alle Forze di Polizia dei Comuni, delle Provincia e dello Stato che hanno coadiuvato noi Amministratori nelle attività di controllo e prevenzione ed assicurato,senza limiti di orario, il rispetto delle regole imposte per il contenimento dei contagi,
agli appartenenti al Corpo dei Vigili Del Fuoco, insostituibili garanti della sicurezza collettiva
ai volontari della Protezione Civile per il prezioso e instancabile aiuto fornito agli anziani ed ai più deboli,
A S.E il sig. Prefetto e al sig. Questore, quali riferimenti costanti anche attraverso il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per analizzare le misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica sul territorio provinciale;
Al Presidente della Regione Basilicata che ha pianificato, in linea con il governo centrale, le misure da adottarsi per arginare la pandemia,
Da ultimo, desidero rivolgermi ai colleghi Sindaci dei Comuni della Provincia che, mai come in questo periodo, hanno lavorato in sinergia, accomunati da medesime problematiche e criticità, quali diretti e immediati interlocutori dei bisogni delle collettività.
La storia ci ha visti ciclicamente entrare ed uscire da momenti bui, ma sempre capaci di rialzare la testa, con la forza delle idee, ma soprattutto con l’azione di ogni Cittadino.
L’Italia è orgogliosa, l’Italia guarda avanti.
Quest’anno sarà, senza alcun dubbio, un festeggiamento inusuale e distante, ma non per questo meno intenso del significato di sentirci tutti connazionali e accomunati da identici valori di uguaglianza, di libertà, di solidarietà, di aiuto reciproco.
Ancora grazie a tutti e Buon 2 giugno !
Viva la Repubblica, Viva l’Italia !
La fotogallery delle celebrazioni per la festa della Repubblica in piazza Vittorio Veneto a Matera (foto www.SassiLive.it)