Dal 7 gennaio 2020 il Prefetto Demetrio Martino guiderà la Prefettura di Taranto. Dopo aver diretto per 9 mesi la Prefettura di Matera il Prefetto Demetrio Martino ha convocato i giornalisti nel Palazzo del Governo della città dei Sassi per tracciare un bilancio dell’attività istituzionale svolta al servizio del territorio materano e salutare le autorità civili, militari e religiose. Il Prefetto di Matera ha ricevuto doni dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, dal Questore della Polizia di Stato di Matera, Luigi Liguori e dai dipendenti della Prefettura.
Il Prefetto Demetrio Martino ripercorre i nove mesi vissuti a Matera nell’anno da capitale europea della cultura: “E’ stato un periodo breve se vogliamo ma particolarmente intenso, io ho dato il massimo del mio impegno e della mia dedizione, perchè già dal primo giorno in cui sono arrivato a Matera mi sono reso conto di questo grande rinnovamento in corso e di un cammino che era cominciato già da tempo e che non si fermerà nè con il 2020 e nè con il 2021. E in questo ambito ho speso tutte le energie di cui sono capace per cercare di favorire e di facilitare, nel rispetto delle competenze, questo anno particolare che Matera ha vissuto da capitale europea della cultura. Ho già nostalgia di Matera prima ancora di andare via e non mi aspettavo una destinazione nuova in così breve tempo, sono al contempo molto grato al Ministero dell’Interno per l’apertura di credito che ha dato nei miei confronti affidandomi una realtà complessa e un contesto particolarmen te impegnativo, chiaramente sento anche la responsabilità di questo incarico che cercherò di portare a termine nel migliore dei modi”.
Che città lascia? “Lascio una città magica che conquista chiunque già dal primo impatto, è una città autentica, che rispetta fedelmente la collettività che la abita, una comunità fatta di gente per bene, valori sani, legati al passato ma che vuole guardare al futuro, vuole crescere e vuole portare a livelli ancora più ambiziosi quest’azione di riscatto che nasce da un periodo negativo che ha vissuto e che sicuramente non rinnega ma dal quale trae la forza per raggiungere obiettivi di vero progresso sociale, civile ed economico”.
Cosa ricorderà di questi dieci mesi vissuti a Matera: “Oltre ai risultati eccellenti ottenuti con il Comitato per l’ordine e la sicurezza che è stato costantemente impegnato per gli eventi di Matera 2019 ricordo due episodi. Il primo è stato lo sgombero di circa 600 cittadini stranieri nell’area dell’ex Felandina, cittadini diventati oggetto di sfruttamento da parte del caporalato in agricoltura. Lo sgombero è avvenuto senza creare turbativa di ordine pubblico e senza atti coercitivi o di violenza da parte del personale delle forze dell’ordine. Il secondo è stato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Scanzano. Dopo sei mesi di indagine da parte della Commissione, la relazione della Prefettura di Matera è stata inviata al Ministero dell’Interno che ha preso questa decisione non per colpire la collettività di Scanzano ma per ridare alla stessa comunità la possibilità di ottenere subito i nuovi rappresentanti in condizioni di libertà e senza il rischio di condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Per quanto mi riguarda è stato un anno stupendo quello vissuto a Matera.
A Taranto è atteso da un duro impegno visto che bisognerà affrontare la questione dell’ex Ilva, cosa può dire in merito? “Io di Taranto non conosco gli elementi di questa problematica, so che sarà un impegno difficile ma non posso fare altro che avvicinarmi garantendo il massimo della mia dedizione e delle mie capacità e sperando anche di poter avere i risultati che riguardano il mio ruolo”.
Nei prossimi giorni nella Prefettura di Matera si insedierà il nuovo Prefetto Rinaldo Argentieri, classe 1959.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa con il Prefetto Demetrio Martino (foto www.SassiLive.it)