I Giovani Democratici di Matera, in collaborazione con le associazioni materane RiSvolta, Agedo, UISP e BILL Matera-Biblioteca della legalità e con il patrocinio della Commissione Regionale delle Pari Opportunità della Basilicata e del Comune di Matera hanno inaugurato nel pomeriggio la “Panchina Arcobaleno” contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone LGBT+.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa, Vanessa Vizziello per RiSvolta, Antonella Salvatore Ambrosecchia per Agedo, Michele Di Gioia per Uisp, Silvia Palumbo per BILL Matera-Biblioteca della legalità e Giuseppe Cifarelli per i Giovani Democratici, la presidente della commissione regionale pari opportunità della Basilicata, Margherita Perretti e i candidati sindaci alle prossime elezioni comunali, invitati ad esporre le proprie linee programmatiche circa la prevenzione ed il contrasto alle discriminazioni e ad ogni forma di violenza. Hanno raccolto l’invito i candidati Giovanni Schiuma, Nicola Trombetta, Luca Braia, Pasquale Doria e Domenico Bennardi e Rocco Sassone.
La “Panchina Arcobaleno” che si aggiunge alla “Panchina Rossa” contro la violenza sulle donne già presente all’interno del parco Giovanni Paolo II, noto ai materani come il “Boschetto”, è stata realizzata dagli artisti materani Paolo Scozzafava e Giulia De Pace.
Il candidato sindaco Pasquale Doria: “E’ necessario non limitare l’iniziativa all’inaugurazione della panchina, ma pensare a un osservatorio interno al Comune composto dalle associazioni cittadine, un tavolo permanente in grado di contrastare tutte le discriminazioni, seguendo o principi dell’art. 3 della Costituzione che con lungimiranza ha anticipato benissimo questo importante momento di civiltà”.
Il candidato sindaco Luca Braia: “C’è una sensibilità che deve rimanere costante, riguardo ai diritti di tutte le persone che metta sempre al centro il rispetto dell’altro. Una giornata importante questa, il percorso del riconoscimento dei diritti civili attraverso una legge e su questo solco la città di Matera deve non solo continuare ma ritornare centrale. In una città che ha 8000 anni di storia resiliente, accoglienza e rispetto fanno parte di quella cultura con la C maiuscola che rappresentiamo in Europa e nel mondo. Inclusione e integrazione sono le parole che racchiudono il senso. Matera deve essere la città dei diritti e della non violenza. Sempre”.
Il candidato sindaco Domenico Bennardi: “La mia proposta è quella di creare una panchina arcobaleno in tutte le periferie e borghi della città di Matera, per costruire una cultura dell’inclusione diffusa”.
Il candidato sindaco Rocco Sassone: “Sicurezza delle persone, integrazione e pari opportunità: la casa dei diritti è il mio progetto. Sono contrario ad ogni forma di discriminazione: ognuno deve essere libero di poter esprimere la propria personalità. E’ necessario creare una rete comunale dei servizi che lavori per le fasce deboli, con attenzione e velocità d’azione. La Casa dei Diritti sarà un laboratorio civile in cui ogni persona potrà attivare una rete di tutele, oltre che partecipare ad iniziative di sensibilizzazione; sarà, inoltre, sede dei servizi antiviolenza, dei servizi di contrasto alla tratta di esseri umani, dalla tutela della genitorialità al testamento biologico e fine vita”.
Il candidato sindaco Giovanni Schiuma: “Al centro del mio programma c’è l’uomo e tutte le iniziative e i progetti sono le al miglioramento del benessere delle persone. In questa prospettiva, fondamentale è la tutela dei diritti e dei valori delle persone e la salvaguardia della diversità, come strumento sia per superare le discriminazioni e al contempo costruire una società interculturale che fa della diversità un motore per lo sviluppo innovativo”.
Il candidato sindaco Nicola Trombetta: “La diversità in fondo è quella parola che usiamo per indicare le cose che non conosciamo. Tutto quello che è lontano da noi è diverso, ma solo fino a quando non riscopriamo nel volto degli altri parte di noi stessi. La parola “diverso” e “violenza” non dovrebbero mai stare nella stessa frase, la parola “violenza” non dovrebbe mai restare vicino a nulla, niente e nessuno. Dovremmo imparare ad amare di più noi stessi, gli altri e chi non conosciamo”.
Vanessa Vizziello, presidente associazione RiSvolta: “Questo gesto simbolico, unito alla delibera comunale 37 del 24 luglio, rafforza e sottolinea l’impegno della comunità e delle istituzioni materane a sostenere l’iter della proposta di legge Zan contro l’omotransfobia in discussione in questi mesi in Parlamento.
La panchina arcobaleno è un gesto simbolico che arriva a suggellare un interesse ormai concreto della cittadinanza attiva e delle Istituzioni per le tematiche della vita delle persone LGBTQI+ presenti in città e in arrivo nella nostra città in veste di turisti.
Dopo il bellissimo Pride del 2019, la delibera del Consiglio Comunale a sostegno della proposta Zan e le tante attività svolte in città dal 2016 ad oggi grazie all’Associazione RiSvolta, in collaborazione con le Istituzioni e molteplici associazioni comunali e regionali, nel boschetto di Matera si è concretizzato un simbolo di accoglienza, di ascolto e di dialogo.
La scelta di una panchina viene fatta perché questa è un luogo d’incontro dove può nascere un’amicizia o un amore, dove ci si può riposare o leggere un libro in tranquillità o ancora dialogare con altre persone.
La panchina è un simbolo di benvenuto, sedersi è il primo gesto di accoglienza che invita alla serenità, alla condivisione di emozioni, di esperienze e di tempo.
In questa occasione abbiamo ascoltato anche le voci dei candidati sindaci alle prossime elezioni comunali nella speranza che le loro parole sulle politiche di inclusione e di prevenzione della violenza si possano tradurre davvero in impegno concreto a sostengono di tutte le categorie di cittadini colpite da continue discriminazioni che si traducono in violenza psicologica e spesso fisica.
Occorre aprire un dialogo permanente per monitorare costantemente i fenomeni di violenza omotransfobica, sessista e razzista nella nostra città e agire prontamente. Occorre pianificare politiche e azioni di sensibilizzazione e formazione dei giovani e degli adulti deputati alla loro formazione. Le Istituzioni e le associazioni devono assumersi il compito di accompagnare i propri cittadini a vivere quotidianamente in modo consapevole e responsabile, nel rispetto della dignità e del benessere di tutte le persone della comunità cittadina, nessuna esclusa”.
La fotogallery dell’inaugurazione della prima “Panchina Arcobaleno” contro le discriminazioni e la violenza verso le persone (foto www.SassiLive.it)