Nicola Locuratolo, promotore di tutte le iniziative per la valorizzazione dell’Oasi di San Giuliano, in una nota esprime alcune riflessioni a seguito della conferenza stampa convocata questa mattina nella sala Mandela del Comune di Matera per fare il punto sullo stato di conservazione del fossile e per annunciare le iniziative per il restauro e la fruizione. Di seguito la nota integrale.
É probabile che io non vedrò il futuro della Balena Giuliana.
D’altra parte dal mio modesto osservatorio di professore di scuola media, tra l’altro in pensione, mi rendo conto, ascoltando la conferenza del Sindaco di Matera, Domenico Bennardi, di quanto sono lontano dalle fantasie che vado ascoltando:
1) un laboratorio dedicato ai fossili!?
2) una realtà multimediale in tridimensionalità?
E con quali tempi? E con quali e quanti soldi?
E cosa si prevede per il restauro ?
Tempi lunghi? No! Anzi urgenti, e sí, perché questi resti sono rimasti, quasi miracolosamente impacchettato nell’argilla per milioni di anni, ma quando, quasi per caso, lo sciabordio del lago San Giuliano ha dissolto le argille, questi resti sono stati aggrediti dalle mutevoli condizioni meteoriche e si sono ulteriormente e velocemente deteriorati.
Quel che ne rimane é ben poca cosa è, purtuttavia, di eccezionale rilievo, a livello di mondialità.
E allora che fare? Un restauro? No certo, occorre procedere a “fissare” il “residuo” difendendolo dal decadimento naturale.
Ed é il primo ed indispensabile passo da fare.
Poi dopo si può pensare ad altro, non certo un restauro o, ancor peggio, una ricostruzione, ancorché fantastica di un novello Jurassik Park collegato alle orme dei Dinosauri della cava Pontrelli e sotto la supervisione di “Ciccill” il preistorico “uomo di Altamura”.
Ma é importante, piuttosto, la valorizzazione del sito di ritrovamento:il lago di San Giuliano, già Oasi faunistica e Riserva naturale, collocata al croci via tra due direttrici, la Noed/Sud, la Bradanica (Foggia-Metaponto) e la direttrice Est/Ovest, Adriatico-Pollino.
Una collocazione ottimale per la valorizzazione di un territorio finora mortificato ed in attesa di tempi migliori con Comuni che soffrono un disperato isolamento.
E forse questa “Balena Giuliana” sarà la “carta vincente” di questi Comuni: Miglionico – Grottole – Pomarico.