Nino Sangerardi: “Gli ascensori dimenticati nei Sassi di Matera”. Di seguito la nota integrale
In questo giugno 2021 che segna la lenta fuoriuscita dall’epidemia Covid 19 tocca scrivere di due ascensori che si notano nella Città dei Sassi. Il primo si ammira in via Commercio(Rione Barisano), lavori conclusi a novembre 2013 al costo di 267 mila euro e mai reso funzionante, tutt’oggi prigioniero del degrado ambientale.
Il secondo ubicato nei pressi di via Casalnuovo (Rione Caveoso) consentirà di raggiungere la zona destinata a ospitare il Museo Demoetnoantropologico.
Appalto ideato e realizzato dal Comune. Sedici le imprese invitate, assegnato alla società Castaldi Restauri di Gravina in Puglia che ha offerto 408.084,32 euro al netto del ribasso pari a 26,56% oltre 44.276,66 euro quali oneri per la sicurezza.
L’impianto è stato ultimato? Non è dato sapere. Si vedono, dentro e fuori la struttura, erbacce e abbandono.
La Giunta municipale ultimamente ha ratificato la variante alle Previsioni generali del recupero in attuazione della Legge n.771/1986 approvate dal Consiglio comunale il 27 novembre 2012. Quest’ultimo aveva prospettato “una rete di agibilità per riconnettere le due entità urbane Sassi-Piano” superando così la dicotomia storica creatasi nei secoli Ottocento e Novecento che ghettizzava i primi nascondendoli al secondo.
Di qui gli interventi denominati “Ascensori e percorsi aiutati” da realizzare in Piazza Vittorio Veneto-Via Rosario,Via delle Beccherie-Via Lombardi,Via Ridola-Calata Ridola,Via Lucana-Via Casalnuovo,Piazza Duomo-Via Madonna delle Virtù-Rione Casalnuovo,collegamento da Via Margherita a Via Fiorentini attraverso vico Commercio e vico Lombardi.
Per diverse motivazioni—parere contrario della Soprintendenza,perplessità inerenti trivellazioni per mettere in opera gli impianti di sollevamento,mancato completamento del programma in capo a Sviluppo Italia spa a cui erano stati affidati altri sei immobili statali in aggiunta ai quindici recuperati—gran parte dei progetti non sono stati concretizzati e pertanto i vertici politici comunali hanno riconsiderato l’intero sistema di accessibilità in virtù del “Programma-Progetto auspicato dalle vigenti P.G.d. R. ma che, nei fatti, non è stato redatto”.
Una proposta comunque che dovrà essere attentamente soppesata in considerazione della fragilità del contesto urbano e storico che caratterizza i Rioni Sassi : patrimonio di altissimo valore architettonico,monumentale,paesaggistico e archeologico,tutelato da non poche Leggi dello Stato nonché dal 1993 sito Unesco.
Confermati invece i tre progetti di ascensori già costruiti. Ecco: quello in Piazza Vittorio Veneto e due di vico Commercio e via Casalnuovo, sopra descritti e dimenticati.
Fino a quando?