Pia Manicone, presidente cittadina delle Volontarie Vincenziane: “Dame e cavalieri: quando la solidarietà diventa carità”. Di seguito la nota integrale.
Un tempo si chiamavano ‘dame’: Dame della Carità. Adesso, in tempi di più democratica convivenza, sono semplicemente ‘volontarie’, Volontarie vincenziane, per la precisione, eredi, per grazia e per scelta, dell’esempio luminoso del Santo della carità per eccellenza, S.Vincenzo de’ Paoli, umile curato di una sconosciuta provincia francese, che con le sue iniziative a favore degli ultimi ha travolto con il suo esempio secoli di storia in cui gruppi sempre più organizzati di volontariato femminile, detto appunto vincenziano, hanno operato ininterrottamente a favore di situazioni di disagio economico, sociale, culturale, quali da sempre si succedono in tempi di ordinaria o straordinaria emergenza.
Oggi i Gruppi di volontariato vincenziano sono diffusi in tutto il mondo, secondo quella organizzazione capillare che, nella visione già moderna del suo fondatore ben 400 anni fa, doveva caratterizzare ogni azione di intervento perché fosse efficace.
Ma, si sa, in tutti i tempi, soprattutto i più difficili, anche le ‘dame’ più organizzate hanno avuto bisogno del sostegno dei ‘cavalieri’ ed è quanto è avvenuto in occasione dell’emergenza Covid, quando i Cavalieri della Madonna della Bruna, storica associazione materana impegnata nella tradizionale sfilata del due luglio, hanno proposto alle Volontarie vincenziane della parrocchia dell’ Immacolata di Matera di offrire il proprio contributo alla distribuzione di alimenti a favore delle famiglie più duramente colpite dalle difficoltà conseguenti alla pandemia. Così è stato.
Da aprile a giugno, un nutrito gruppo di Cavalieri ha affiancato le Vincenziane nell’approvvigionamento di beni di prima necessità, incrementando, con un generoso contributo di tempo e di denaro, il tradizionale pacco alimentare. Una ventata di giovinezza, che ha supportato l’opera paziente delle Vincenziane, impegnate, come sempre, anche in tempi di coronavirus, a non tralasciare alcuna delle necessità imposte dal particolare momento, grazie anche agli interventi della Caritas diocesana e di semplici benefattori.
Dame e Cavalieri: un binomio perfetto, un sodalizio riuscito, un’esperienza comune nel nome della solidarietà, che quando si svolge all’insegna del Vangelo diventa carità. Con l’auspicio di una rinnovata collaborazione.
Foto di Federico Longo