Altri 6 comuni della Provincia di Matera hanno sottoscritto, questa mattina, presso questa Prefettura, con il Prefetto di Matera, dott. Sante Copponi, i “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e l’installazione di sistemi di videosorveglianza” finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria nonché di promozione del rispetto del decoro urbano.
I Comuni di Ferrandina, Irsina, Matera, Policoro, Rotondella, Nova Siri si aggiungono al Comune di Salandra e ad altri 6 comuni (Accettura, Miglionico, Pisticci, Pomarico, Tricarico e Tursi) che hanno già firmato “i Patti” rispettivamente lo scorso 1° dicembre e 30 novembre.
L’iter di presentazione delle richieste e della relativa documentazione da parte dei Comuni dovrà concludersi inderogabilmente entro il 10 dicembre 2021.
Prefetto e sindaco di Matera siglano Patto per la sicurezza urbana: “Maggiore sinergia sulla sicurezza e un sistema di videosorveglianza urbano”
Venerdì 3 novembre 2021 presso la Prefettura di Matera si è siglato un patto per l’attuazione della sicurezza urbana, sottoscritto tra Prefetto e Sindaco di Matera, atto propedeutico fondamentale per un progetto di videosorveglianza col Ministero.
Il Comune di Matera, si legge nelle premesse del Patto, intende rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio di Matera e nello specifico su siti a vocazione turistica, direttrici di ingresso della città e quartieri popolari. A tal fine, nel quadro della collaborazione tra le Forze di polizia e la Polizia locale, l’amministrazione comunale intende, tra l’altro, avvalersi delle specifiche risorse previste ai fini della realizzazione di sistemi di videosorveglianza, sulla base delle Linee guida adottate su proposta del Ministro dell’Interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali.
La Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo e il Comune di Matera nel rispetto delle reciproche competenze, adottano con questo Patto, strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità e favorendo così l’impiego delle Forze di polizia per far fronte ad esigenze straordinarie del territorio.
A tale scopo, le Parti riconoscono che occorre intervenire in materia di sicurezza urbana attraverso azioni volte alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria; alla promozione del rispetto del decoro urbano. Sia la Prefettura, sia il Comune convergono nel riconoscere un ruolo di centralità al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, quale sede privilegiata di esame e di coordinamento delle iniziative in materia di politiche di sicurezza urbana.
Per perseguire tali finalità e contrastare fenomeni di criminalità diffusa, le Parti individuano quale prioritario obiettivo l’installazione e/o il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza comunali, nelle aree del territorio comunale maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità, quali Contrada Pantano, C.da La Vaglia, C.da San Giuliano, C.da Agna Le Piane e Rione Piccianello.
I progetti anche integrati dei sistemi di videosorveglianza, elaborati nel rispetto delle disposizioni dell’Autorità Garante per il trattamento dei dati personali, saranno oggetto di valutazione da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per le modalità di impiego e ogni aspetto tecnico operativo, in coerenza con le direttive ministeriali emanate in materia. Le Parti si impegnano, nell’ambito delle rispettive competenze, a favorire la massima sinergia e lo scambio informativo tra le Forze di polizia e la Polizia locale.
“Sono felice di questa collaborazione sinergica tra forze dell’ordine, tra Polizia e Polizia locale” dichiara il sindaco di Matera Domenico Bennardi, “il territorio materano va attenzionato con l’aiuto e la collaborazione di tutte le forze dell’ordine disponibili per scongiurare o debellare fenomeni di criminalità diffusi in alcune aree della città, nel tessuto urbano ed extraurbano. Ognuno deve fare la propria parte e se riusciamo a intensificare maggiori controlli anche grazie a sistemi innovativi di videosorveglianza potremo offrire alla cittadinanza una maggiore tranquillità. C’è un fenomeno crescente di baby gang che però non va affrontato solo con repressione e controlli ma attraverso un lavoro di coinvolgimento e neo protagonismo inclusivo delle giovani generazioni, con progetti che coinvolgano le scuole, attraverso lo sport diffuso e un recupero nel dialogo tra istituzione, famiglie e istituzioni scolastiche. È necessario riporre centralità alle politiche giovanili, sportive e sociali soprattutto dopo le cicatrici lasciate da Covid e lockdown in termini di socialità.”
ogni due o tre anni si siglano protoccolli e si spendono soldi per incrementare la videosorveglianza urbana ma poi gli strrumenti , acquistati, restano nei cassetti per mancanza di spazi dove installare la centrale operativa e nel frattempo gli abusivi occupano indisturbati locali demaniali