E’ stato dedicato al metacinema, il cinema che racconta se stesso, il terzo incontro che ha concluso il ciclo delle “Lezioni di cinema”, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dalla Lucania Film Commission, nel quadro del cartellone didattico della capitale europea della cultura, Future Digs.
Alberto Anile e Tatti Sanguineti hanno discusso di film che si girano all’interno dei film, raccontando il metacinema dalle origini ai giorni nostri, spiegandone vizi e vezzi. Alla ricerca di un possibile senso, qualcosa che ci faccia capire cos’è il cinema nel cinema. Anzi, tout court: cos’è – e cosa sarà – il cinema.
Dopo gli incontri dedicati al passato (il ruolo di Giulio Andreotti tra uso politico della censura e sostegno alle produzioni nazionali) e al presente (la lezione di Ermanno Olmi, un grande artigiano e un protagonista del cinema indipendente fuori e contro il predominio delle major) si è riflettuto sul futuro a partire da alcune interpretazioni cardine: Truffaut regista, Streep attrice, Moretti cineasta. I film dentro i film. Scatole cinesi, cadute nell’abisso della semiotica, per il piacere di una visione al quadrato.
“Abbiamo scelto di declinare – ha commentato il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 Paolo Verri – entrambe le voci che compongono il sintagma del cinema “industria culturale”, dedicando attenzione tanto al modo di produzione quanto al più specifico dei linguaggi filmici: il cinema che racconta se stesso. E dall’incrocio con un altro linguaggio artistico, la poesia, riparte il nostro cartellone cinematografico: il progetto Materre, un laboratorio cinepoietico mediterraneo. Il primo appuntamento, il 18 aprile, per confrontarci con la figura di un grande intellettuale meridionale, Rocco Scotellaro. Un cartellone ricco che affiancherà la produzione filmica e coprirà il lungo ponte da Pasqua al week end della Festa della Liberazione e che si concluderà con le lezioni magistrali di Adriano Arpà, sull’identità del cinema contemporaneo e di Bruno Roberti su un atlante cinematografico del paesaggio meridiano”.
“A seguire – conclude il direttore generale di Matera 2019 – la nostra presenza, insieme con la Lucana Film Commission al Bif&st, il festival internazionale del cinema e della cultura audiovisiva in programma a fine mese a Bari. Saremo presenti con il film documentario “Vado verso dove vengo”, parte di un progetto più ampio “Storylines – The Lucanian Ways” di Matera 2019, sviluppato con l’Associazione Youth Europe Service e co-finanziato dalla Lucana Film Commission, e con il film “Lucania”, co-prodotto dalla Lucania Film Commission e patrocinato dalla Fondazione”.
“Come Lucana Film Commission – afferma il direttore, Paride Leporace – siamo lieti che le attività cinematografiche con la Fondazione Matera 2019 stanno riuscendo a dispiegare dei semi floridi per fortificare il brand Basilicata terra di cinema. Un cinema della modernità, espanso, ecologico teso a valorizzare il capitale umano dei nostri talenti e di maestranze che si stanno accreditando per valore e affidabilità. L’educazione al pubblico, la formazione della filiera, il sostegno dato ad oltre 50 produzioni, i David di Donatello, i Nastri d’Argento, i numerosi premi vinti ci danno ragione sul lavoro svolto e che deve essere rafforzato e migliorato per un sempre maggior posizionamento della Basilicata nell’industria culturale europea”.