Il trionfo del sentimento più puro, l’amore. E’ il piacere condiviso con quanti hanno partecipato alla presentazione del libro di poesie “E’ solo amore” di Carlo Abbatino presso la sala degli stemmi della Curia Arcivescovile in piazza Duomo a Matera. All’evento culturale hanno partecipato il Vescovo della diocesi di Matera-Irsina Monsignor Pino Caiazzo, il presidente dell’Associazione Teatro-Cultura “Beniamimo Joppolo” di Patti, Luigi Ruggieri e diversi rappresentanti del mondo culturale cittadino, che hanno declamato alcune delle poesie inserite nella pubblicazione di Magi Editore: l’attore Mimì Orlandi, la presidente della Caritas diocesana Anna Maria Cammisa, le poetesse Adele Paolicelli e Rossana Tinelli. Ha coordinato gli interventi la giornalista Antonella Ciervo. Particolarmente gradita anche il messaggio speciale rivolto all’autore Carlo Abbatino dell’avvocato Tommaso Calculli, rappresentato in questa occasione dall’avvocato e consigliere comunale Rossella Rubino.
“E’ solo amore” è l’ultima pubblicazione del poeta Carlo Abbatino, costituita da una raccolta di poesie che fa parte della collana “I Poeti della Misericordia”. E’ stata realizzata in occasione del Giubileo e della chiusura della Porta Santa ed è stata consegnata il 19 novembre scorso alla direzione della libreria del Vaticano per metterla a disposizione del Santo Padre Papa Francesco. L’evento è stato inserito nel tour “Strade di poesia” che prevede anche l’assegnazione del premio “Carlo Abbatino” a cura dell’Associazione Teatro-Cultura “Beniamimo Joppolo”. Si tratta di un tour che è partito il 5 febbraio scorso da Trapani e che proseguirà, dopo l’appuntamento di Matera, il 25 febbraio a Ferrara per la terza tappa.
Riportiamo di seguito la prefazione al libro di poesie “E’ solo amore” di Carlo Abbatino a cura di Luigi Ruggeri
Si sa che la poesia è un sogno, un’aspirazione, un desiderio che non trovando le condizioni per realizzarsi chiama in causa indirettamente la coscienza, ciò che nell’affanno della contemporaneità quotidiana a volte rimane inascoltato, rivolgendosi a quella parte del nostro essere che non si rassegna al cinismo della “realtà”.
L’essenza della poesia consiste dunque, proprio in quel fenomeno misterioso che, se da una parte rappresenta la realtà così com’è, dall’altra rimanda a immagini e pensieri del come dovrebbe essere.
Le liriche di Carlo Abbatino possiedeno tutti i tratti peculiari della grande poesia; che anche quando è flusso magmatico di emozioni mai si priva di un ordine; che anche quando in essa sono frantumati i canoni della metrica sempre soggiace a una “regola invisibile” costituita dal sogno.
Un continuo inneggiare alla Bellezza dell’Amore, che Abbatino sacralizza grazie all’allegoria della parola, ai suoi molteplici significati e che parla agli “adulti” esortandoli a farsi “piccoli” attraverso un dialogo con quella Bellezza dell’Amore, vero e proprio argine al processo di “secolarizzazione” che tenta di sommergere l’Umanità.
Per Carlo Abbatino, l’amore o la passione d’amore costituisce l’apice dell’esperienza umana, perché lo ha condotto e lo conduce ancor attraverso quei “territori oscuri”, in cui si radunano i significati più profondi dell’esistenza, dall’esaltazione fino al proprio annullamento, la percezione dell’unità di tutte le cose o della loro tragica separatezza, il sentimento della pienezza della vita o della sua mancanza di senso. Nella poesia di Carlo l’amore viene rappresentato, anzi, direi configurato nella passione che brucia e rende necessariamente separati, poiché avvinti da qualcosa che sovrasta. “….E sempre più/sei/quell’universo/di visione/in cui/raggiante/sorridente e stupenda/sei sempre/più superba/Dea della/felicità evidente”.
Ecco quindi che Abbatino desidera ardentemente, attraverso la poesia, narrare l’amore, ponendolo, l’amore fronte al “mito”, che gli permette di afferrare la stretta relazione delle esperienze umane, come la felicità con la sofferenza e come la vita con la morte. “….. Il vestito/azzurro cielo/esalta la tua bellezza/e sei Venere/oggi più di domani…….”
Si avvale quindi, Carlo della poesia “amorosa” classica per parlare e raccontare dell’amore come di un’esperienza totale, coinvolgente, che lo mette in contatto con l’infinito. “…La luce sei/e arricchisci/e nutri/sempre più/sguardi d’amore/che aprono/primavere/di cielo/infinito”.
Con la Sua “positività” e nonostante il dolore l’abbia colpito con la perdita della persona amata, Carlo riscatta uno dei tratti comuni alla “poesia amorosa moderna”: l’assenza d’amore, considerata come impossibilità di realizzarne il desiderio di esso. “Mi perdo/tra orizzonti/baciati dal sole/nascente…../e vivo immerso/ nei confini del tuo/essere.”
Non fatico a considerare che questo tipo di poesia sia parecchio gradita dai lettori, perché trovo
in essa la capacità di avvalersi di un vero e proprio arricchimento espressivo quasi a voler sottolineare che la “forma d’amore” non sia destinata a finire ma a conservarsi, arricchirsi e quindi a trasformarsi.
“Caro amore mio/vedi come il tempo/si ferma/nelle ore della sera/si ferma sotto/il cielo/che brilla di stelle/si ferma nel silenzio/che assopisce/ma che ci tiene/ avvinti in sguardi d’amore/e in assoluta/tenerezza”.
Una “poesia lirica amorosa” questa di Carlo, mai banale, perché non si riassume soltanto nell’esplicitarsi della passione, ma nel vedere come essa riesca a intrigare il linguaggio. Come se a contare fosse, alla fine, la parola più che l’esperienza che la determina. “Vorrei trasmettere/con il mio pensiero/le mie emozionipercepite da piccolo/….. e allora/i ricordi/diventano cristalli/visivi e osservo/quel mondo/che fanciullo/ho sempre ritenuto/il mio mondo”.
Da queste osservazioni possiamo affermare che, una delle più forti intensità che colpisce chi si “attardi” a leggere e riflettere le poesie di Carlo è a mio avviso, quella sul valore universale dell’amore che è già felicità al solo suo esistere, anche quando ad amare si è soli.
Così scrive e narra, e si apre facendo ricorso a tutta la Sua arte poetica che gli consente di mostrare dentro ogni cosa, anche la più triste e la più sofferta, la presenza dell’Infinito, di Dio. Egli infatti, ci consegna, attraverso pagine edificanti come queste contenute nella raccolta “Parlar d’amore”, l’anima, le emozioni e sensazioni, ponendo alla nostra attenzione il bilancio significativo della Sua esistenza, che è passata e passa ancora, attraverso desideri rimasti forse inappagati, attraverso occasioni mancate e fatti che hanno contrassegnato il Suo modo di essere uomo. Tutto questo sullo sfondo di un luminoso paesaggio esistenziale che fa da sfondo all’anima che rimane assorta di fronte alla meraviglia di Dio.
Luigi Ruggeri
Luigi Ruggieri ha inviato alla nostra redazione anche un testo in cui svela le motivazioni che hanno determinato la pubblicazione di questa raccolta di poesie “E’ solo amore”, a seguito dei numerosi riconoscimenti ricevuti dal poeta materano durante il tour promosso dall’associazione teatro-cultura “Beniamino Joppolo” per la manifestazione “Strade di poesia”.
Carlo e la Misericordia
La fede di Carlo è un dono quasi nascosto di cui Egli gode e che si trova tra le pieghe del Suo essere, al quale, spesso si appella, come segno di fiducia nella Divina bontà e Misericordia del Padre.
Egli è poeta di singolare e pregnante valenza lirica, che si avvale di una scrittura, vero esempio di ciò che significa rappresentare il “pensiero” attraverso la “parola”.
Queste poesie d’amore possiedono, il dono di accompagnare il lettore alla comprensione di cosa vuole dire Misericordia e il Suo bagno Spirituale in Dio Padre.
Misericordia, termine che nella Sacra Scrittura traduce la parola ebraica rahamìm plurale di rehemche significa “utero”, più genericamente le “viscere”.
Nella lingua ebraica il termine “misericordia” è sinonimo di tenerezza, di amore materno, viscerale, un affetto profondo del cuore.
Incarnare il valore della misericordia per Carlo vuol dire dedicare attenzione all’altro con un amore sempre pronto al perdono, e a chinarsi su chi ha bisogno.
Possedere cioè un cuore rivolto al fratello, come “altro” in cui riconoscere il volto di Cristo che deve essere amato con tenerezza e generosità.
Avere misericordia vuol dire fedeltà ad un impegno e caratterizzarla con emozioni forti, intense e più sensibili perché la misericordia definisce l’amore donato gratuitamente, quello che scaturisce dalla necessità e non “dall’obbligo” del cuore, o dalla prontezza al perdono. Misericordia come profondo legame della madre col bambino, che scaturisce in un particolarissimo rapporto di tenerezza e comprensione.
Il bambino lascia una traccia indelebile nel grembo della madre, inclinandola alla misericordia. Questo è quanto leggiamo in Isaia 49,15: “Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani”.
E ancora in Isaia 54,10: “Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia”.
Grazia Brandi, creatura di Dio, predilige l’amore concreto che riesce sempre ad offrire con umiltà e la naturalezza di approccio alla realtà, con l’apertura curiosa e desiderosa del vero di chi sa dare un abbraccio amoroso perché in quell’amore capisce chi è e che cosa è il mondo e capisce che tutto è buono.
Si sa che l’amore ha differenti sfaccettature ed è quindi analizzabile da diversi punti di vista; nella letteratura è esaltato come forza positiva.
Qui l’amore è visto come nella stilnovista fonte di elevazione spirituale dell’uomo, visione che culmina nella “Vita Nuova” di Dante. Questi, infatti, considera la propria donna come un ideale supremo, la sintesi di tutti i valori che danno un senso alla vita.
L’amore è dunque una forza vitale, indispensabile, è un sentimento che sovrasta l’uomo, ed è un’esperienza indispensabile, che riempie e caratterizza la vita di ognuno di noi.
Non credo di sbagliarmi nel considerare che vi sono “sottili” riflessi di natura biblica nelle liriche di Carlo Abbatino e considerazioni di natura Biblica (Antico Testamento) dell’importante ruolo della donna Egli vede in tutta la sua poliedricità e coraggio, autonomia come caratteristiche precipue del “mondo femminile”. La donna, e nella fattispecie la Nostra, non è solo alleata di Dio ma anche interprete del disegno divino. Come Maria la donna nuova è plasmata dallo Spirito Santo. Se Maria, modello di vera donna, è Madre della Misericordia lo è perché lo Spirito Santo ha plasmato in lei “viscere di misericordia” che la rendono tanto sollecita verso le necessità degli altri.Donna nuova: quindi, donna di misericordia nell’oggi come si può notare leggendo la seguente poesia. Sulla linea dunque del ritorno al cuore come momento di interiorità e misericordia si muove l’autentico rinnovamento della donna che nelle poesie di Carlo si palesa come “l’eco del cuore di Maria, Madre della Misericordia”.
Di seguito il messaggio dell’avvocato Tommaso Calculli inviato per la presentazione del libro “E’ solo amore” di Carlo Abbatino
Egregio professore,
Ti ringrazio per l’apprezzamento e gradito omaggio di poesie di cui ho preso buona nota.
La mistica ispirazione di amore e rispetto per il prossimo stigmatizza il carattere dello scrittore: un uomo dabbene con animo nobile proiettato ad offrire sempre una parola di augurio e di conforto all’interlocutore destinatario del messaggio del momento. L’autore cerca nella strofa di ogni poesia di spiegare i fatti umani e sociali alla luce del paradigma biblico ed evangelico.
Nonostante la chiarezza del contenuto, bene ha fatto l’autore a spiegare di volta in volta quelle rime poetiche frutto sì, di ispirazione, senza dubbio ma di profonda riflessione laddove vengono affrontati temi umani di grande considerazione.
L’amore verso la donna o verso la mamma o verso le bellezze della natura, la trasparenza nei rapporti con gli altri, la misericordia sono argomenti che inneggiano alla vita umana trattata con tocco artistico ma anche da inveterato saggio che guarda in faccia alla realtà.
Auguri di buon lavoro.
Cordiali saluti ed ancora grazie.
Avv. Tommaso Calculli
La fotogallery della presentazione del libro di poesie “E’ solo amore” di Carlo Abbatino (foto www.SassiLive.it)