Con la processione della Sacra Immagine di Maria Santissima della Bruna presieduta da Mons. Pino Caiazzo e accompagnata dal Capitolo Cattedrale e dal Concerto Bandistico “Città di Matera” verso la Cattedrale di Matera, dove è stato ripetuto il rito dell’intronizzazione e la successiva benedizione del Carro trionfale in cartapesta nella fabbrica del Carro da parte di Monsignor Caiazzo sono partiti ufficialmente i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna, edizione 629. Al termine del rito religioso, che ha fatto registrare la presenza di alcuni parroci della Chiesa di Matera, del vice sindaco Trombetta e dell’assessore Bocchetta in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Matera, è stato eseguito lo spettacolo pirotecnico della ditta Piroluce di Giuseppe Chiarappa di San Severo nella piazzetta del Carro trionfale.
Il manufatto in cartapesta della 629^ edizione della Festa in onore di Maria Santissima della Bruna è stato sviluppato sul tema “I discepoli di Emmaus: icona di un percorso sinodale”.
Sono stati impegnati nella costruzione del carro i maestri Raffaele e Claudia Pentasuglia, con il prezioso contributo del papà Michele, i cartapestai Giancarlo D’Ercole e Matteo Cannavacciolo, l’artista Domenico Dell’Osso che ha realizzato le opere pittoriche e Massimo Casiello, che ha già realizzato la struttura lignea.
Raffaele Pentasuglia: “Il carro ha un impianto scultoreo molto importante, proprio ha visto impegnati me e mio padre che siamo due scultori e quindi abbiamo preferito dare importanza di più a quell’aspetto, anche se devo dire che la fase della lavorazione per la quale ho studiato e abbiamo lavorato molto di più è stata quella dei colori ed una parte che mi inorgoglisce di più, perchè sono colori che danno un forte richiamo al modello tradizionale ma richiamano anche il gusto contemporaneo, perchè ci sono tonalità tradizionali abbassate un po’ di intensità e l’effetto è molto gradevole. La sensazione è di aver costruito un carro popolare ma che conserva tutta l’eleganza”.
Puoi descriverci il carro? “L’impianto scultoreo centrale è filologicamente legato al tema, perchè non ho voluto aggiungere nulla alla scena centrale che riprende il momento dell’incontro. L’ho lasciata così perchè volevo che la lettura fosse immediata, senza che ci fossero elementi in più che potessero confondere chi osserva il carro. Il tema poi viene ripreso fortemente con il passaggio evangelico dei due pannelli realizzati da Domenico Dell’Osso sulla sommità della torre posteriore, però l’impianto scultoreo è quello che dà la forza barocca a tutto il carro perchè ci sono 45 fra puttini a tutto tondo e altorilievi importanti, sei delfini, una scultura grande di Papa Montini, le tre statue e l’architettura per la scena centrale, 150 decorazioni barocche a rilievo e sopratutto l’architettura, che ha dei tagli dei piani che danno dinamismo a tutta la forma e oltre all’impianto scultoreo delle singole sculture anche il carro ha tutta plasticità”.
Michele Capolupo
La fotogallery del Carro trionfale (foto www.SassiLive.it)