Pochi mesi fa i fuochi di artificio e le feste in piazza, con i riflettori dei principali tg italiani (e non solo) accesi su questa inaspettata vittoria (Matera sarà la capitale della cultura europea nel 2019), poi la notizia inaspettata del successo del civismo materano con Raffaello de Ruggieri (neo sindaco di centro-destra), che sembrava poter scuotere le coscienze di un possibile rinnovamento (anche extra-politico) in seno alla città di Matera, una delle culle della civiltà. Questa la cronaca dell’ultimo anno “politico”, che ha contraddistinto una serie di vicende in terra di Lucania.
I problemi da risolvere, prima di questa data fatidica, sono tanti. Matera ha vinto il titolo di host-city di Capitale Europea della Cultura, ma per raggiungerla un turista medio deve fare il giro del globo (spesso passando dall’aeroporto di Bari). Infrastrutture, viabilità, collegamenti con la Basilicata, e in particolare con Matera, sono i problemi principali, ma anche la sfida in vista del 2019. Di tempo, però, se ne sta perdendo troppo. Non sono state individuate ancora le risorse disponibili, ma, soprattutto, il cronoprogramma degli interventi.
Nel frattempo, i lavori della giunta materana procedono troppo lentamente (l’opposizione fa ostruzione su tutto), il sindaco (forse) ha una squadra ancora non troppo rodata, resta il fatto che, purtroppo, Matera è tornata nel dimenticatoio dell’informazione italiana. Una conferma di questa tesi? E’ sufficiente digitare infatti “Matera2019” su Google.it/News per scoprire che ci sono appena due articoli sul tema.
Troppo poco per parlare del secondo Expo italiano, di una esposizione universale nel Mezzogiorno. I proclami politici sono spesso trionfalistici, ma, poi, la realtà torna sovrana e morde ai polpacci, soprattutto di chi canta vittoria prima di averla conquistata.
Lo sport, per esempio, potrebbe essere un volano per l’intera manifestazione lucana, ma, anche in questo caso, non si vede ancora un’idea di integrazione tra sport e cultura. Speriamo di sbagliarci, ma, per il momento, non si vedono grandi idee innovative o anche un programma di base di attività in questi due settori. Adesso la palla torna sul tavolo del sindaco, che ha il dovere/obbligo di illustrare alla collettività e ai media ciò che intende fare per sfruttare al massimo l’opportunità caduta dal cielo. Matera2019 può essere un grande driver, per rivoluzionare un intero territorio (partendo dal “totem” culturale rappresentato dai “Sassi“) e dare una immagine nuova, ma può trasformarsi anche in un vero e proprio boomerang. Noi lo diciamo con quattro anni di anticipo. Come monito, sperando di sbagliarci.
Marcel Vulpis – fonte: agenzia giornalistica Sporteconomy
Evidentemente non c’è l’interesse di questa amministrazione a valorizzare Matera ed organizzala a ricevere un turismo stanziale di massa, Non a caso qualche giorno fa c’è stata l’affermazione di un “eminente” esponente dell’amministrazione che diceva di “respingere l’orda di questi turisti. Tutto l’impegno di questa amministrazione è ancora concentrato ad autoincensarsi, a discutere di quello fatto dalla vecchia amministrazione, ad elargire lauti compensi a consulenti che compongono lo staff del sindaco, a metabolizzare non so che ma sta di fatto che nulla trapela di quello che questa amministrazione intende fare. Però nel frattempo come dice un vecchio detto ” FINO A QUANDO IL MEDICO STUDIA, L’AMMALATO MUORE”. Mi associo totalmente all’avvertimento dato dall’agenzia di fonte giornalistica Sporteconomy a firma di Marcel Vulpis.
Ringrazio e condivido totalmente le osservazioni e le preoccupazioni di Marcel Vulpis – fonte: agenzia giornalistica Sporteconomy.
Infatti, dopo i famosi 100 giorni, nessuno si è ancora degnato di far conoscere quali programmi questa amministrazione intende portare avanti dopo la nomina a Capitale della Cultura Europea 2019. Le grandi manifestazioni di giubilo si stanno lentamente spegnendo, i cittadini da un lato gioiscono per l’invasione turistica, dall’altro, mal sopportano le gravi lacune che la città presenta in termini di accoglienza.
L’assenza totale di parcheggi ed aree attrezzate, associato ad un buon servizio di trasporto pubblico fuori dall’anello del centro storico, crea forti disagi alla circolazione stradale e condizioni di parcheggio selvaggio sotto le abitazioni dei materani. Infatti più volte i cittadini si rivolgono alla polizia e al servizio di vigili urbani, totalmente assenti nelle ore in cui la città ne ha maggiore bisogno.
Si assiste così, che nel fine settimana si riversano orde turistiche provenienti soprattutto dalle zone limitrofe per dare inizio alle cosiddette movide serali. Dopo le 20,00 Matera è presa d’assalto soprattutto per la miriade di locali e ristoranti sorti come funghi e per i tavolini selvaggi che ostacolano molto spesso il passeggio ed il cammino dei semplici cittadini. Risultato? Che il giorno dopo, la pavimentazione del centro storico meriterebbe di essere lavato e sgrassato per la sporcizia e per l’inefficienza di cestini che dovrebbero essere svuotati più volte durante il giorno.
Un altro spettacolo inguardabile e deprimente è il parcheggio di centinaia di moto sul marciapiedi della prefettura. In pratica, dalla nomina a Capitale della Cultura, Matera mostra il volto di una città in totale abbandono per incapacità amministrativa. Non esiste nessun rimpianto per gli altri che sono andati via, ma questa è l’attuale realtà.
Giustamente l’articolo solleva in maniera pertinente l’argomento “sport cittadino” che potrebbe servire come volano per rilanciare la stessa città, ma, anche in questo caso, si deve denunciare l’assenza di strutture e quelle esistenti, non sono all’altezza di ospitare grandi eventi sportivi.
Prima che anche l’ultimo riflettore si spenga, il sindaco è sollecitato a dare immediate risposte alle attese create.
Purtroppo si conferma quanto andavo dicendo sin dalla campagna elettorale. Si capiva perfettamente che il giocattolo si andava rompendo, ma i materani non lo capivano. Quando in campagna elettorale si parlava di materanità, di spellamenti (attenzione vivi), di cambiare il dossier, di elimnare eventi dal calendario 2019, voleva significare una sola cosa: perdita di tempo inutile, sfasciare quanto si era già costriiuto e divisione dei materani, che in nome di un meglio precisato “cambiamento”, costruito ad hoc per odiare l’avversario, ci sono cascati. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Invece di proseguire attuando il dossier, che non può essere cambiato (ha ragione Vespe), si pensa (si studia?, ne dubito) a come modificare il cammino verso il 2019 per il solo fatto di dire poi che abbiamo fatto quello che dicevamo noi. Attenzione amministrazione comunale, il tutto può rivelarsi un boomerang, ma quello che è peggio quel boomerang finirà addosso ai materani, che già sono spaesati e che qualcuno sta cercando di mettere anche contro i turisti. Non c’è che dire un gran bel risultato. Il cambiamento è servito! Intanto,l’unica cosa che è stata fatta è stato l’aumento delle tasse, mentre in campagna elettorale qualcuno diceva che aveva studiato e sarebbe stato possibile dimezzarle, se il risultato è questo, vi prego non studiate più.
Bella figura come al solito …..BRAVI TUTTI GLI AMMINISTRATORI COMUNALI ….sempre più incompetenti ed ignoranti bravi solo a sedersi nelle prime file per ridere con Toti e Tata e ( poveri noi ) con Sconsolata ! Intanto la città si riempie di turisti e si riempie di Bar paninoteche ristoranti b&b e case vanne TUTTE SENZA CHE NESSUNO AL COMUNE FACCIA NIENTE PER REGOLAMENTARE QIESTO !!!!! Che cergogna !!
Un altra cosa : ma è possibile che LA CASA DI ORTEGA SIA CHIUSA DA MESI E NON È DATA A NESSUN TURISTA O MATERANO DI VISITARLA ??? Ma si può sapere una buona volta chi ha la custodia e chi ha le chiavi ??? SINDACO RAFFAELLO NE SAI NIENTE ?? E nessuno dei consiglieri tira fuori qiesta questione ??? MATERANI SVEGLIATEVI !!!