In occasione dell’apertura del nuovo anno accademico dell’Unitre, l’Università della Terza Età, il presidente dell’Associazione culturale Zetema, Raffaello De Ruggieri ha partecipato all’incontro presentando una relazione sul tema “ Matera candidata a Capitale Europea della Cultura 2019”. De Ruggieri ha sottolineato quanto la città di Matera sia scettica in merito alla decisione di concorrere alla candidatura di Matera a Capitale della cultura Europea e che pertanto è necessaria un’azione di sensibilizzazione a tutto campo per esaltare quel substrato di passione e quel fervore ardente che i luoghi di Matera sono in grado di sprigionare e per trasferire nelle scuole, negli uffici e nei luoghi pubblici quel senso di appartenenza importante che offre la vita di questa città.
“Si stanno organizzando dei progetti per collegare le persone che sono emigrate dalla nostra terra con la città di Matera e sono convinto che il progetto sull’emigrazione, per la cultura interetnica dia buoni frutti. Anche le istituzioni hanno bisogno di queste cariche energetiche e tutta la Regione deve essere vivificata a partecipare. Occorre combattere quel senso di disfattismo che serpeggia nella nostra città e l’utopia del fare, di progettare per portare Matera a proporsi come centro di differenzazione del sapere nel riuso dei Rioni Sassi. Occorre creare il modello culturale della vita e riaffermare la presenza di Matera nel Mondo. Noi siamo convinti di costruire un progetto forte per portare Matera verso nuovi traguardi”.
Sul disfattismo e sulla estrema leggerezza che la città dimostra nei confronti della candidatura di Matera a capitale europea della cultura De Ruggieri sottolinea ancora che “Non ho paura delle città candidate ad essere capitale europea della cultura come Siena, Palermo, Assisi e tante altre, ma ho paura di Matera. Bisogna costruire qui i fattori produttivi e radicare sul territorio le scuole, le officine della cultura perché i nostri luoghi sono ispiratori e creativi e Matera è un punto di riferimento della cultura nazionale. I grandi personaggi sono attratti da questa città perché qui si può realizzare l’officina della Parola grazie al teatro, a Matera c’è l’infinito leoopardiano, si può fare l’officina del movimento e noi possiamo vendere i nostri prodotti. Possiamo costruire l’officina del segno e possiamo anche fare la nostra biennale con l’officina delle immagini, delle arte applicate . E’ tempo di combattere la diffusa inerzia, i disarmanti scetticismi, i corrosivi silenzi, le suicide frustrazioni e le accidiose ignavie. Noi possiamo affermarci come inventori dei modelli culturali. L’Europa ci dice di inventare un tema e noi possiamo trattare quello più congeniale come per esempio quello sull’emigrazione, quello dei viaggi della speranza in modo tale da realizzare a Matera il centro di riferimento degli spostamenti delle forze umane. Se vogliamo vincere questa concorrenza non possiamo essere imitatori di altri perché abbiamo le nostre forze. Noi dobbiamo essere un modello del turismo, della conoscenza, quello che Venezia non può realizzare. Dobbiamo affermare la forza della nostra città di cui i cittadini non sono consapevoli. Possiamo mettere in evidenza i quattro parchi tematici della murgia, della civiltà per essere il laboratorio del passato”.
De Ruggieri ha proseguito con la passione a descrivere le peculiarità della città di Matera, della sua ricchezza di affreschi e soprattutto della unicità del luogo, della storia. Il preside Nicoletti ha sottolineato l’attività che l’Unitre di Matera svolge in ambito culurale il suo impegno a sostenere la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019.
Carlo Abbatino