Il Governissimo al Comune di Matera è stato giustificato con la necessità di non sprecare la grande occasione di Matera 2019 e dopo aver superato il “solleone” estivo gli amministratori della città dei Sassi hanno deciso di informare la comunità materana sullo stato dell’arte relativo a Matera 2019 e alle prospettive di sviluppo futuro della città.
Il punto è stato fatto in una conferenza stampa convocata dal sindaco Raffaello de Ruggieri, in modo da illustrare i contenuti del programma illustrato ieri al Presidente della Regione, ai parlamentari e ai consiglieri regionali.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche gli assessori Paola D’Antonio, Enzo Acito, Michele Casino e Nicola Trombetta e Antonio Nicoletti, dirigente del settore Fondi strutturali e programmazione europea. La notizia più rilevante è stata comunicata in apertura dal sindaco De Ruggieri: il Comune di Matera e il Governo sottoscriveranno entro il prossimo 11 settembre il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) previsto dal Decreto Mezzogiorno del 12 agosto scorso e che prevede investimenti per 35 milioni di euro in opere pubbliche per Matera capitale europea della cultura 2019.
“Sono tre i temi – ha spiegato il sindaco – che abbiamo posto al centro dell’incontro che si è svolto ieri e che ha registrato una unanimità di obiettivi. Il primo è la necessità di una recuperata unione di intenti della classe dirigente regionale; il secondo è legato alle opportunità emerse nel corso del mese di agosto e infine la relazione di Salvatore Adduce sulle ulteriori necessità di risorse per progetti essenziali per Matera 2019”. Descrivendo il contesto nell’ambito del quale si muove Matera, il sindaco ha sottolineato dati relativi all’emigrazione giovanile (che negli ultimi 8 anni registra una emigrazione pari a 1175 giovani nella sola provincia di Matera), al flusso demografico e alla necessità di creare le condizioni ideali per sviluppare investimenti e nuova occupazione.
“Corriamo il rischio – ha precisato ancora il sindaco – che questa regione diventi un gerontocomio, a causa del depauperamento dei territori e della conseguente fuga di cervelli”.
In questo senso, il ruolo acquisito da Matera che ha consolidato il suo brand nei contesti internazionali, diventa così lo strumento strategico in grado di farne anche un elemento di rilancio del territorio, ha sottolineato ancora il sindaco. “Come più volte sottolineato – ha proseguito – non basta dare qualità urbana e culturale alla città, ma bisogna garantire investimenti nati dalla capacità di Matera di essere non solo attraente ma anche attrattiva. Lo stimolo può giungere anche dalla tensione critica che vive la nostra città, che deve divenire elemento di crescita per Matera che può rappresentare il punto di speranza del Mezzogiorno”.
Alla stampa, il sindaco ha poi illustrato gli assi su cui si sta lavorando; fattori abilitanti che vanno dalla banda ultralarga alle sperimentazione della teconologia del 5G, all’Iti di Matera fino al rafforzamento della collaborazione con il Dicem dell’Università di Basilicata e all’accordo con il Ministero per i Beni culturali per destinare l’attuale struttura sottoutilizzata della zona Paip a Centro di Ricerca e Innovazione per la Conservazione del Patrimono Culturale del Mezzogiorno e del Mediterraneo.
Il quadro economico degli investimenti, pari a 410 milioni fra risorse pubbliche e private, nei prossimi 7 anni prevede lo stanziamento di 110 milioni per i settori Cultura e Ambiente, 260 per accessibilità e accoglienza (compresi i 210 milioni per la Matera-Ferrandina), 16 milioni per economia e innovazione, 21 per welfare e sport e 7 per il rafforzamento amministrativo.
Risultano appaltati 77 milioni di euro, 60 milioni sono in fase di appalto, la proposta del Contratto Istituzionale di Sviluppo è pari a 35 milioni e 28 milioni sono invece quelli relativi al Po-Fesr e al Programma delle Periferie.
“Si lavorerà in un contesto di totale collaborazione – ha proseguito il sindaco – anche sul tema delle Zes (Zone economiche speciali) individuando un percorso da sottoporre alla Commissione europea che favorisca la crescita economica delle aree identificate come le più idonee al rilancio degli investimenti esteri. Non ci lasceremo coinvolgere dalla ciarla dei social – ha aggiunto il sindaco – perché siamo coinvolti nelle azioni che ci impegnano. La prossima settimana verrà avviata infatti la collocazione della banda ultralarga in città, dopo l’aggiudicazione del bando per la sperimentazione del 5G. A questo importante momento spetterà il compito di realizzare la trasformazione produttivistica della ricerca e dell’innovazione”.
Salvatore Adduce è spettato il compito di illustrare lo stato dell’arte degli interventi finanziabili: “Dopo l’incontro del 27 luglio scorso con Salvo Nastasi, la parte relativa alle risorse necessarie a realizzare un’intelaiatura adeguata al 2019 era risultata carente.
E’ necessario – ha proseguito – affrontare ora la seconda parte di quell’azione anche alla luce della recuperata coesione istituzionale. Bisogna dunque contribuire all’accelerazione di tutte le operazioni necessarie al 2019, riprendere il tema delle priorità a tutti i livelli. Tutti gli interventi, per questo, dovrano rivolgersi a questo unico obiettivo. Decreto Mezzogiorno e Zes, per cui abbiamo a disposizione il solo impianto legislativo, rappresentano alcuni degli elementi ma non bisogna dimenticare che è fondamentale canalizzare le risorse dello Stato nel programma di Matera 2019”. Al centro delle azioni ci saranno infrastrutture, accessibilità viabilità e rinnovamento urbano oltre a turismo e innovazione tecnologica. “Servono 200 milioni di euro e con questi fondi vogliamo anche rifare l’asfalto in tutte le strade di Matera e riqualificare i punti principali di accesso alla città. Matera nel 2018 dovrà essere come Mosca, un cantiere a cielo aperto che si prepara ad ospitare il prossimo anno i Mondiali”.
Michele Capolupo
La foto della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)