Sergio Laterza ha disegnato per “W la trottola” l’inceneritore che potrebbe insediarsi sul territorio materano in seguito alla richiesta presentata nei giorni scorsi da Italcementi. Di seguito le preoccupazioni espresse da Sergio Laterza nella sua vignetta e la nota della Ola già pubblicata nei giorni scorsi.
Il cementificio di Matera si trasformerà in incenitore. E’ quanto teme la Ola, Organizzazione lucana ambientalista tenuto conto che la Italcementi di Matera, cementificio ubicato in località
Trasanello, il 15 maggio 2013 ha presentato presso la Regione Basilicata, Ufficio Compatibilità Ambientale del Dipartimento Ambiente, una richiesta ai fini del rilascio di autorizzazione VIA/AIA ai sensi della L R. 47/1998 (s. m.i.) e ai sensi del D.Lgs. 152/2006 ( s.m.i.).
Pronto a partire quindi il “progetto per l’incremento e utilizzo di rifiuti non pericolosi come combustibile fino a 60.000 tonnellate/anno dei codici CER già autorizzati in AIA, con aggiunta del codice CER 19.12.10 descrittivo del rifiuto non pericolcoloso denominato CDR. Il progetto prevede altresì l’utilizzo di Combustibili Solidi Secondari (CSS) esclusi dal regime dei rifiuti ai sensi del D.M. n.22 del 14/2/2013″.
Utilizzando il recente decreto ministeriale dell’ex ministro Corrado Clini, oggetto di dure opposizioni e che permette di assimilare il CSS alla biomassa (D.M. n. 22 del 14/2/2013) – rileva la Ola – il progetto
per l’utilizzo ed ampliamento dell’incenerimento di rifiuti nel cementificio di Matera dell’Italcementi SpA, sicuramente porrà problematiche ambientali non di poco conto per la città dei Sassi, già
alle prese con i problemi della discarica La Martella.
Dopo Fenice e il cementificio di Barile in provincia di Potenza, anche Matera e la sua provincia avrà il suo cementificio-inceneritore dove bruciare i rifiuti, alimentando il business del tour della monnezza da bruciare come CDR/CSS in termovalorizzatori e cementifici, o smaltire nelle discariche, affossando così definitivamente i tentativi comunali di raccolta differenziata dei rifiuti in Basilicata, ferma purtroppo su percentuali bassissime.
Il pubblico interessato – è scritto nell’avviso AIA/VIA – può presentare osservazioni al progetto entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente Avviso, e cioè entro il 16 luglio 2013.