A difesa dell’ospedale di Tinchi scende in campo anche il Pd di Pisticci-Marconia. In una nota è stato chiesto al Presidente e alla Giunta Regionale di chiarirne le funzioni. Nell’attesa sollecita il reintegro dei ruoli, ribadendo la necessità di una contestualizzazione delle operazioni di riordino attraverso un confronto serio e leale, nell’ottica di migliorare l’offerta sanitaria. Il Partito Democratico ritiene la chiusura del reparto di Medicina l’ultima gravissima e intollerabile offesa ad un territorio che con grande maturità ha sempre saputo rapportarsi alle necessità di riorganizzazione della rete ospedaliera, chiedendo che le operazioni di riordino avvenissero contestualmente all’indomani della definizione delle specifiche destinazioni dei vari presidi della rete. Più volte i vertici aziendali ASM hanno ufficialmente rassicurato, direttamente e attraverso gli organi di informazione, cittadini e istituzioni locali su un impegno chiaro nella ridestinazione dell’Ospedale, paventando ipotesi di eccellenza che avrebbero garantito utilità al territorio dal punto di vista non solo sanitario ed economico. “Questo atto, ultimo di una serie di iniziative estemporanee e non rispondenti ad una già definita programmazione, -rileva il PD- inteso come un vero e proprio tradimento, ha sbandato ulteriormente operatori sanitari e cittadini, concorrendo ad una possibile rottura delle opportune e proficue relazioni tra comunità e istituzioni.” Il P. D. di Pisticci ha quindi preso atto che, nonostante le aperture più volte manifestate e la leale collaborazione in un momento particolarmente delicato della programmazione sanitaria, la gestione dell’ASM non ha funzionato e per Tinchi ha rappresentato una vera e propria iattura. “Le decisioni estemporanee e spesso contradditorie che hanno caratterizzato i 18 mesi trascorsi dall’accorpamento delle ASL -si legge in una nota- ci convincono sempre più della totale assenza di una programmazione che preveda un chiaro ruolo per Tinchi, e ci inducono a pessimistiche considerazioni sul futuro della sanità in questa area della nostra regione. Ci chiediamo se le iniziative dei vertici aziendali rientrano in una programmazione concordata con le istituzioni regionali, nel qual caso gradiremmo conoscerne il disegno. Se, come sembra, il progetto complessivo è ancora in divenire, non capiamo il perché di tanto accanimento contro l’Ospedale di Tinchi e i suoi operatori, costretti a vivere alla giornata, tra ordini e contrordini che rischiano di pregiudicare efficienza dell’offerta sanitaria, con grave disagio per i cittadini. L’inadeguatezza delle risposte e delle azioni della direzione strategica dell’ASM e lo stallo in cui versa il cammino della riforma sanitaria sono ormai intollerabili e necessitano di atti concreti e forti, potendo prevedere anche la rimozione dei vertici aziendali. In tempi di difficoltà, anche economiche, è necessario ottimizzare le risorse e indugiare sulla definizione e la realizzazione dei percorsi è un lusso che la nostra collettività non può permettersi. In politica la chiarezza paga sempre, l’incertezza, al contrario, è l’anticamera dei fallimenti.”
Giuseppe Coniglio