Mediazione familiare e consulenze stragiudiziale in materia di diritto di famiglia e minorile. Sono i servizi attivati a Matera con una convenzione sottoscritta tra Azienda sanitaria locale n. 4 e il Comitato “Professionisti per la Tutela dei Diritti della Famiglia e del Minore”. L’iniziativa è finalizzata ad aiutare preventivamente la famiglia, attraverso l’assistenza legale e l’attività di mediazione familiare volta a sostenere, valorizzare e interpretare i bisogni dei suoi componenti, apportando un concreto contributo alla soluzione legale e mediata dei conflitti familiari e di coppia. Presso il consultorio di Piazza Matteotti, a Matera, sono operativi in proposito lo sportello informativo sulla consulenza stragiudiziale e il servizio di mediazione familiare. Gli esperti ricevono il martedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e il giovedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00, direttamente o su appuntamento e su invio da parte delle Istituzioni territoriali competenti (operatori sociali, magistrati, ecc…). Per informazioni contattare lo 0835/253732
Presso lo Sportello Informativo avvocati, con specifica esperienza nel campo del Diritto di Famiglia e Minorile, forniscono gratuitamente consulenze stragiudiziali in favore di coloro che necessitino di un adeguato supporto nei disagi delle relazioni familiari. Il Consultorio Familiare è un servizio territoriale orientato alla prevenzione, le cui attività sono rivolte alla tutela della salute della donna e del bambino, della maternità e dell’infanzia, alla promozione del benessere dell’individuo, della coppia e della famiglia nelle varie fasi del ciclo vitale. “L’attività di consulenza legale – ha detto il presidente del Comitato professionisti, avv. Anna Paola Totaro – per la tutela dei diritti della famiglia, si colloca nell’ambito dei compiti più specifici di tutela delle relazioni di coppia, familiari e dei minori. Nei servizi alla persona, data la complessità dei problemi cui si cerca di dare risposte, si è resa necessaria la collaborazione di più saperi ed un modello organizzativo orientato all’integrazione fra professioni. Il servizio di consulenza è organizzato infatti per offrire alle famiglie, alle coppie e agli operatori territoriali la possibilità di implementare le loro conoscenze correlate al diritto di famiglia”.
Il servizio di Mediazione Familiare è un tipo di intervento volto alla riorganizzazione delle relazioni familiari e alla risoluzione o attenuazione dei conflitti in caso di separazione o di divorzio. Il percorso di mediazione familiare rappresenta una valido strumento di supporto alla via legale con l’obiettivo di pervenire ad una soluzione ragionata e concordata della crisi di coppia. Il suo scopo è quello di consentire ai coniugi, che scelgono di porre fine al proprio vincolo matrimoniale, di realizzare in prima persona degli accordi di separazione e di essere artefici della riorganizzazione familiare che andrà a regolare la vita futura loro e quella dei loro figli. La Mediazione familiare mira a creare un setting specifico, uno spazio e un tempo "neutro" dove i coniugi hanno la possibilità di "ripensarsi" come coppia, o come coppia che si separa ma che rimane unita nell'esercizio della funzione genitoriale. Qualora – precisano i professionisti del Comitato – la separazione dovesse essere l'opzione scelta, i coniugi durante il percorso di mediazione familiare avranno l'opportunità di riorganizzare motivamente e pragmaticamente la loro vita. La mediazione familiare, che raramente prevede la presenza dei figli, specialmente se piccoli, rappresenta anche il modo migliore per i minori di vedere tutelati i loro diritti, bisogni ed interessi: se, infatti, il mediatore non interviene mai in merito al contenuto degli accordi, sui quali soltanto i coniugi hanno diritto di parola, egli ha comunque il dovere di opporsi a quelle decisioni che con evidenza minaccino l'interesse dei bambini. Possono recarsi dal mediatore familiare tutti coloro che vivono una situazione di conflitto in famiglia e che sentono il bisogno di trovare uno spazio neutro in cui confrontarsi per chiarire la propria posizione, le proprie idee, o ritrovare un proprio ruolo coniugale o genitoriale corroso dal tempo e/o da situazioni conflittuali. L’attivazione del servizio è valutato positivamente dalla Direzione strategica della Asl 4 e dal responsabile del Dipartimento materno infantile aziendale, Nicola D’Andrea.
“Con l’avvio del progetto – ha detto il dott. D’ Andrea – intendiamo, insieme al Comitato di professionisti, rafforzare il lavoro della rete di servizi territoriali. Ci poniamo, infatti, l’obiettivo di costruire e/o rafforzare le collaborazioni con gli Enti pubblici territoriali (Regione, Provincia, Comune, ecc.) nonché con il privato sociale per dare avvio e respiro ad attività di tutela, che non frammentino o rendano meno difficoltoso il percorso dei vari nuclei familiari, ma che li sostengano nella loro unità”.