Continua l’azione dell’Azienda sanitaria locale n.4 per promuovere iniziative che coinvolgano i giovani in servizi di pubblicà utilità. Un nuovo progetto per l’impiego di 20 volontari nel Servizio Civile è stato presentato per l’approvazione alla Regione Basilicata perché possa essere finanziato dal Ministero della Solidarietà Sociale. L’iniziativa, denominata “Superiamo le barriere:assistenza ai disabili. Monitorati dallo sportello unificato socio-sanitario’’, coinvolgerà i comuni di Bernalda, Ferrandina, Grassano, Matera e Montescaglioso . Si tratta di scelte motivate con la scarsa presenza di strutture di socializzazione generale, a disposizione dei cittadini disabili e a supporto delle famiglie, con la presenza di Sportelli unici socio-sanitari e il rapporto che l’Azienda ha attivato nei Comuni per attivare programmi domiciliari rivolti a cittadini in qualche modo disagiati. In ognuno dei comuni si può operare,tra l’altro, con una analisi dettagliata della domanda e dell’offerta. I cittadini verso i quali i volontari del servizio civile saranno indirizzati sono,prevalentemente, i portatori di handicap in quanto questi rappresentano una parte importante della popolazione non sempre raggiunta dai servizi I portatori di handicap, per le diverse fasce di età, sono 578 a Matera pari allo 0,9 per cento della popolazione 152 pari a Bernalda (1,2 per cento) , 108 a Ferrandina (1,1), 90 a Montescaglioso (0,8 per cento). 40 a Grassano (0,7 per cento). Obiettivi generali del progetto sono quelli di fare in modo che i giovani volontari di ciascuno dei Comuni sede di progetto, una volta formati ed espletato l’anno di Servizio Civile, possano costituire “fermento” nelle associazioni locali e continuare, attraverso queste, sia a farsi carico dei disabili conosciuti durante l’attività di Servizio Civile, sia a diventare “formatori” di altri giovani motivati ad avvicinarsi al mondo della disabilità. Fornire ai diversamente abili presenti nel nostro territorio un servizio qualificato che preveda, oltre alle attività strettamente sanitarie già attivate, anche la possibilità di accompagnare/sostenere quanti di loro sono, in qualche modo, svantaggiati nelle attività quotidiane utilizzando i giovani del volontariato. Il progetto si prefigge di sperimentare un percorso di partecipazione e di avvicinamento dei giovani, non necessariamente forniti di titolo di studio specifici, eventualmente provenienti dalle fasce svantaggiate della popolazione per cui a rischio di esclusione sociale, purché dotati di sensibilità e disponibilità nei confronti di cittadini portatori di disagio. Nello specifico il programma si prefigge di elaborare un piano di attività per l’assistenza ai diversamente abili in qualche modo svantaggiati nei Comuni sedi di progetto dell’ Azienda, finalizzato alla inclusione sociale, inserendo il contributo lavorativo dei giovani volontari, al fine di attivare azioni di affiancamento,sostegno,animazione rivolte agli stessi nello svolgimento delle loro attività quotidiane. Fornire a tutti i disabili, individuati da una ricerca preliminare, concrete possibilità di assistenza migliorativa al di là di quella istituzionale già attivata, attraverso un percorso di partecipazione e di educazione alla cittadinanza, attraverso l’inserimento di risorse giovanili e motivate al Volontariato. E previsto il coinvolgimento di copromotori e partners per l'attuazione del progetto. Sono le associazioni di Volontariato impegnate nella disabilità, come risulta dai relativi Statuti, con le quali la Asl n.4 ha stipulato un Protocollo. Sono “Dolcemente” di Matera, “Associazione Italiana Persone Down”,con sede a Matera e a Montescaglioso,“Don Pancrazio Toscano” di Tricarico,“Associazione Ciechi Ipovedenti Invalidi Lucani”, di Ferrandina,“Confraternita Misericordia” di Grassano, “Insieme” di Bernalda. E’ stato stipulato un accordo con la Provincia di Matera che, tramite il Centro per l’impiego, riconosce il Servizio civile come tirocinio formativo.“ E’ una opportunità concreta -ha detto il direttore generale della Asl, Domenico Maroscia- che intendiamo offrire ai giovani volontari del servizio civile, destinata a una fascia sociale particolare,dei disabili, che li arricchirà anche sul piano umano. L’ esperienza, in via di attivazione con gli anziani ultra75enni, sarà utile alla Asl per rafforzare i servizi territoriali di assistenza domiciliare e la rete di attività e di servizi con altri soggetti che operano nei centri del comprensorio, partendo dall’ esperienza di integrazione socio-sanitaria dove sono attivi gli sportelli unici tra Comuni e Asl’’. Modalità di partecipazione e selezione delle candidature saranno rese note dopo l’approvazione del progetto, che sarà attuato con il coordinamenti delle direzioni di Distretto.
Ott 29