Il provvedimento segue all’avvio del progetto previsto dalla legge n.53/2000 (approvato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e proposto dall’Ufficio Relazioni sindacali della Asl), sulla attuazione di misure sul telelavoro che prevede, laddove sia tecnicamente possibile, prestazioni di lavoro al di fuori della sede naturale dell’Ente, utilizzando il supporto di tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’ Azienda provvederà alla fornitura e alla installazione di apparecchiature e impianti.
La decisione dell’Azienda segue a una richiesta del responsabile dell’Unità operativa Comunicazione- Ufficio Relazioni con il Pubblico, Pietro Centolanza, che tendeva anche a razionalizzare il servizio di centralino funzionante 24 ore al giorno. “ E’ una azione -ha detto Franco Bitonto, responsabile dell’Ufficio relazioni sindacali – che va nella direzione del progetto della legge 53/2000 sul telelavoro e può essere intesa come azione positiva per promuovere le pari opportunità’’. Positive valutazioni sono venute anche dal commissario della Asl, Domenico Maroscia. “ Il provvedimento -ha detto Maroscia- consente di valorizzare benefici sociali e personali,oltre che a migliorare l’organizzazione del lavoro nell’ambito delle attività di servizio del centralino telefonico, ove opera un lavoratore non vedente della nostra Azienda. Non escludiamo che l’iniziativa, una volta verificate le condizioni, possa essere attivata per altre situazioni’’.
Nov 19