Estate a rischio per l’orecchio: la stagione balneare, soprattutto, espone questo delicato organo a svariate patologie. Anche l’altitudine, però, può sottoporre l’orecchio ad escursioni pressorie fastidiose: è il caso di chi viaggia in aereo, o di chi va in montagna, Dalla U.O. di Otorinolaringoiatria del “Madonna delle Grazie”, diretta dal dr. Gennaro Larotonda, arrivano dunque alcuni consigli preziosi sia per la prevenzione che per il trattamento dei disturbi più diffusi.
I primi sono suggerimenti di ordine generale: prima della partenza per le vacanze, sottoporsi ad un piccolo controllo, magari dal medico di medicina generale, perché verifichi se ci sono tappi di cerume o altre condizioni predisponenti ad infezioni, per chi va al mare; per chi invece deve affrontare l’altitudine, va controllata la funzionalità della tuba di Eustachio.
“Va fatta una distinzione – spiega il dr. Larotonda – fra le patologie che colpiscono l’orecchio esterno, di solito infezioni legate a batteri o miceti presenti nell’acqua del mare o delle piscine, e le patologie a carico dell’orecchio medio o interno, più ricorrenti in chi va in montagna”.
Per evitare otiti esterne, il consiglio è di sciacquare bene con acqua potabile il padiglione auricolare dopo il bagno in mare, per rimuovere eventuali particelle infettanti. Il risciacquo va effettuato anche dopo il bagno in piscina: l’acqua potabile a temperatura ambiente rimuove tutte le scorie. Inoltre, in piscina, è da evitare la lunga permanenza, perché potrebbe causare fenomeni di macerazione della cute del condotto, che favoriscono l’instaurarsi di micosi.
Per quanto riguarda le otiti interne e medie, invece, il primo “trucco” è, per chi in montagna o in aereo dovesse avvertire fastidio o dolore all’orecchio, effettuare subito una “manovra di compensazione pressoria”: spingere aria dal naso, tenendolo ben tappato, oppure masticare o deglutire forzatamente.
Deve fare attenzione agli sbalzi di pressione repentini anche chi si dedica alle immersioni o alla pesca subacquea, e chi ama fare tuffi: sono tutte condizioni che alterano l’equilibrio pressorio e possono mettere a rischio la funzionalità della tuba.
Sulle cure, da concordare assolutamente con il medico, ci sono due diverse strade: per le patologie a carico dell’orecchio esterno, di solito micosi se si avverte prurito ed infezioni batteriche se c’è dolore, vanno scelti medicinali appropriati; per le otiti medie, invece, occorre effettuare il decongestionamento del rinofaringe. Il più delle volte, può occuparsi di queste terapie il medico di medicina generale, ma anche la guardia medica estiva.
Più particolare il caso di un corpo estraneo che si introduce nell’orecchio (come ad esempio un insetto). Immediatamente bisogna metterci dentro qualche goccia di olio d’oliva o altra sostanza vischiosa che “imprigioni” il corpo estraneo. Poi, rivolgersi subito alla guardia medica o al pronto soccorso per la rimozione, “che va fatta – afferma il dr. Larotonda – dai sanitari, con manovre corrette. Ogni tentativo “arrangiato” può infatti peggiorare la situazione”.
Il reparto di Otorinolaringoiatria, in estate, prosegue la sua attività, pur se in misura ridotta, ma resta a disposizione degli utenti per ogni urgenza e per le patologie più importanti. Permane l’attività ambulatoriale, che comprende visite e controlli, esami endoscopici, audiologici ed elettrofisiologici per la diagnosi, ago aspirato per tumefazioni di collo e tiroide, più uno studio per la diagnosi delle sordità infantili, ed un ambulatorio di foniatria e logopedia. Da ricordare l’intensa attività dell’ambulatorio di vestibologia, che nel primo semestre del 2007 ha già effettuato 1000 prestazioni: un dato record, che non si registra in alcuna altra struttura ospedaliera italiana. In tutto, gli ambulatori di Otorinolaringoiatria hanno effettuato, da gennaio a giugno, 6000 visite e 3500 esami; circa 2000 tra procedure mediche e riabilitative; circa 1000 interventi tra ricoveri ordinari e day hospital. Nel nosocomio si eseguono tutti gli interventi di otorinolaringoiatria (orecchio, naso e seni paranasali, laringe, ghiandole salivari, tiroide, collo) ed anche una chirurgia particolarmente innovativa, quale quella endoscopica del naso e dei seni paranasali.
Lug 20