Professionalità, volontà, attitudini, spirito di servizio non sempre bastano per diventare infermieri, soprattutto quando dalle lezioni teoriche si passa alla pratica operativa di tirocinio nei reparti ospedalieri che apre al confronto immediato con situazioni difficili,impreviste. Per aiutare a superare queste difficoltà e,soprattutto, per supportare gli studenti del corso di laurea in scienze infermieristiche l’Azienda sanitaria locale n.4, con l’apporto dell’Unità operativa di psicologia del lavoro, ha avviato una attività di consulenza e assistenza continua. Sono una ottantina gli studenti, di diverse fasce di età, che frequentano le lezioni dell’Università degli studi di Bari, con una attenta azione di monitoraggio coordinata dal dottor Isidoro Gollo, responsabile dell’Unità operativa di Psicologia e dalla direttrice del Corso per infermieri, Chiara Andrisani. Un lavoro che abbraccia diversi aspetti;da quello psicologico a quello motivazionale, comportamentale e pratico-operativo. Gli spunti per una riflessione sulla figura dell’infermiere del futuro e sulle scelte motivazionali non mancano e cambiano con l’età; da quelle economiche e della certezza occupazionale alle attitudini professionali o alle esperienze di volontariato per i rapporti con gli altri. Capacità di relazione e di comunicazione dell’infermiere, aspetti compartamentali come la cordialità, la cortesia, la capacità dell’infermiere di fornire spiegazioni o di instaurare un rapporto di fiducia con i pazienti e di tutte le figure che operano in reparto sono gli argomenti affrontati periodicamente nelle attività di consulenza e assistenza. “ Seguire l’attività formativa dei futuri infermieri – ha detto il dottor Isidoro Gollo, responsabile dell’Unità operativa di psicologia del lavoro presso la Asl – consente di investire già da ora in una delle risorse più importanti dell’assistenza socio sanitaria sia ospedaliera che territoriale. E’ un lavoro in continua evoluzione, in relazione alla crescita che compete i diversi aspetti della personalità e della professionalita’ ‘’. Un lavoro portato avanti in stretta sinergia con Chiara Andrisani, direttrice dei corsi. “Curare gli aspetti psicologici e comportamentali – ha aggiunto Andrisani- fa parte dell’attività formativa dei futuri infermieri che la Asl 4 plasma, grazie a una convenzione con l’Università di Bari dal 1996. Le prime attività di tirocinio nei reparti ci danno il polso sull’impatto che ciascun studente ha con una realtà che non nasconde difficoltà di approccio , sia nel rapporto con i pazienti che con il contesto in cui si opera. Alcuni addirittura hanno rinunciato a proseguire gli studi, altri chiedono di rinviare questa prova, altri ancora in passato si sono laureati ma hanno preferito svolgere altre attività. Gli organici formati sono di ottimo livello, sia per la serietà degli studi, che per la professionalità’’. Per il direttore della Asl 4, Domenico Maroscia, l’esperienza avviata contribuirà a migliorare la qualità dei servizi e il rapporto con i cittadini.
“L’attività avviata di consulenza e assistenza– ha detto il direttore generale della Asl4, Domenico Maroscia- evidenzia il ruolo strategico della figura infermieristica nella organizzazione e nella fornitura dei servizi ospedalieri. Aiutare a comprendere e a superare le problematiche di tutti i giorni, sul piano relazionale e comportamentale, non possono che accrescere la professionalità dell’infermiere di domani, che stanno frequentando i corsi universitari e, di conseguenza la qualita’ delle prestazioni’’.
Feb 07