Sono 17 i pazienti in condizioni di non autosufficienza, costretti a vivere in un letto o su una sedia a rotelle o a subire altre gravi limitazioni e, come se non bastasse, sottoposti a terapia dialitica tre volte la settimana, censiti dalla stessa Azienda sanitaria di Potenza, che hanno diritto al trasporto in ambulanza o ad altro mezzo idoneo a raggiungergre i centri dialisi di riferimento distribuiti sul territorio provinciale, ma, nonostante siano trascorsi 11 mesi dalla pubblicazione della delibera regionale n. 1450 del 16 settembre 2008, l’ASP non ha ancora provveduto ad attivare tale servizio.
Riceviamo numerose telefonate di pazienti che esprimono rabbia e disperazione poiché non riescono a sostenere i costi elevati richiesti dalle ditte che provvedono al trasporto – circa € 50-60 per ogni giorno di dialisi, non coperti dai rimborsi spese viaggio previsti dalla L.R. 30/81 – di familiari che per risparmiare si fanno carico degli spostamenti del proprio familiare verso il Centro Dialisi, di altri che si arrangiano alla meno peggio con il timore, per il prossimo trattamento dialitico, di non riuscire a raggiungere l’ospedale. Qualche paziente ha atteso invano l’ambulanza a casa: non ce l’ha fatta a sopportare la dura vita, le fatiche, le rinunce, i sacrifici imposti dalla dialisi.
Ricordiamo che il trasporto dei dializzati è compreso nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, entrato in vigore il 23/2/2002, che definisce i Livelli essenziali di assistenza (LEA), vale a dire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, a completamento dell’assistenza dialitica.
Inoltre la regione Basilicata con delibera n. 1450 del 16 settembre 2008, prima citata, DIVENUTA ESECUTIVA IL 2 OTTOBRE 2008, ha impegnato le ASL a garantire il trasporto con mezzo idoneo ai pazienti emodializzati in condizioni di non autosufficienza, attestata dal medico specialista, e residenti in regione.
La ex Azienda Sanitaria n. 2 di Potenza, con delibera del Commissario n.1202 del 11/12/2008, aveva approvato i criteri per la valutazione della sussistenza della condizione di non autosufficienza dei soggetti emodializzati, criteri e procedure complesse e inopportune che abbiamo contestato con lettera dell’8/1/2009, chiedendone la revisione.
Successivamente dopo varie riunioni, ad alcune delle quali abbiamo partecipato, l’Azienda Sanitaria di Potenza pubblica la delibera n. 425 del 6 maggio 2009 che, revoca la precedente delibera commissariale, approva un nuovo iter per la concessione del mezzo di trasporto ai dializzati non autosufficienti, affida al medico specialista nefrologo la valutazione della condizione di non autosufficienza, in linea con i criteri individuati dalla Regione Basilicata.
Tutto risolto? Niente affatto.
Apprendiamo con grande amarezza e sgomento, che l’Azienda Sanitaria non avendo un numero sufficiente di ambulanze, in tutti questi mesi non si è preoccupata di adottare tutte le procedure amministrative per affidare il servizio di trasporto ad una ditta esterna.
Con lettera del 24/6/2009, inviata per fax al Direttore generale e sanitario dell’ASP, e all’Assessore e Direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Basilicata, abbiamo segnalato la gravità, le inadempienze e i ritardi intollerabili con i quali l’Azienda sanitaria sta gestendo questa delicata situazione.
Abbiamo inoltre chiesto quali iniziative l’ASP ritiene opportuno adottare nell’immediato e il rimborso di tutte le spese di trasporto sostenute dai dializzati in condizioni di non autosufficienza, attestate dallo specialista nefrologo, dietro presentazione della documentazione probatoria.
Dopo oltre due mesi si aspetta ancora una risposta scritta o comunicazioni verbali, nonostante le tutele previste dalla Legge 241/90.
Il numero delle ASL lucane è stato recentemente ridotto, i discorsi e le dichiarazioni programmatiche sono sempre di grande effetto: “ Il cittadino è al centro del sistema salute”, ma si continua purtroppo a scaricare sui pazienti e le loro famiglie il peso umano, sociale e qualche volta finanziario della malattia.
Ci sono voluti anni di lotta, di confronti, di partecipazione e di sacrifici personali per affermare, nella programmazione nazionale e regionale, il diritto al trasporto verso il Centro Dialisi quale prestazione sanitaria.
Quanto tempo ancora ci vorrà affinché tale diritto sia concretamente garantito nel territorio di competenza dell’Azienda sanitaria di Potenza?
Nota inviata dal segretario regionale ANED di Basilicata Donato Andrisani